Cresce l’apprensione per Sara Capoferri, la 37enne originaria di Sarnico, abitante S. Pancrazio di Palazzolo sull’Oglio, scomparsa nel nulla dalla tarda serata di martedì 21 febbraio.
Di lei si sono perse le tracce dalle 22.30, ora dell’ultima telefonata alla figlia, nella quale Sara diceva che stava rientrando. Da quel momento il suo cellulare è rimasto muto e non è più stato raggiungibile. Sara era uscita con amici in alcuni locali della Franciacorta: la sua auto, un Nissan Micra, era stata ritrovata giovedì, distrutta dalle fiamme, accanto al laghetto dei cigni, ex- cava di Berlingo. L’unica certezza è che di Sara non vi era traccia nell’auto incendiata. Nel fine settimana le ricerche della donna si erano concentrate attorno a Berlingo, nei campi, nelle rogge e nelle zone abbandonate di campagna. Erano stati usati anche i cani molecolari di St. Uberto dello speciale gruppo cinofili dei carabinieri: ma la sua traccia non è stata fiutata. Il laghetto di Berlingo è stato scandagliato dai sommozzatori dei Vigili del fuoco, senza risultato. Nella telefonata di martedì 21 febbraio alla figlia aveva detto che era a Iseo e che sarebbe passata dai parenti per portare a casa a S. Pancrazio di Palazzolo la figlia. A questo punto diventa decisiva la testimonianza del padre di Sara, Per Antonio, che vive a Sarnico: non vedendola arrivare, ha detto il padre, dopo circa un’ora mia nipote ha provato a richiamare la madre, ma è caduta la linea. Sara ha richiamato poco dopo. La comunicazione era molto disturbata. Ha detto di essere al Mac e la comunicazione si è interrotta di nuovo. Poi non siamo più riusciti a rintracciarla. Non si è capito se si trattasse di un locale di Paratico o del fast food al centro commerciale di Erbusco. La prima parte della serata l’aveva trascorsa con un ex fidanzato di Sulzano con cui erano rimasti amici. Ad un certo punto della serata aveva detto di voler rimanere da sola. Lui per un po’ l’aveva seguita, ma arrivati alla Bargnana, frazione di Rovato – erano le tre del mattino ormai – l’aveva persa. Qualcuno l’avrebbe vista in qualche locale della zona, a Passirano e poi a Ospitaletto. Sara si era già allontanata altre volte, però era sempre tornata nel giro di pochi giorni. Aveva da poco trovato un lavoro, aveva anche cambiato spesso casa. Nel 2013 era arrivata a Paratico da Montisola. Nel 2015 si era trasferita a Passirano, dove conviveva con il compagno. Finita la storia d’amore si era trasferita qualche mese fa a Palazzolo, dove condivideva le spese di affitto con un amico. A Montisola vive la mamma (separata da tempo dal padre) che lunedì, ospite della trasmissione Mediaset, Pomeriggio Cinque, ha confermato che Sara era serena. L’ipotesi investigativa prevalente rimane quella dell’allontanamento volontario. Ma continuano tutte le verifiche per escludere disgrazie o una morte violenta.