Si fa sempre meno probabile la pista della fuga volontaria di Manuela Bailo di 25 enne, scomparsa da Nave dal 28 luglio scorso. Al vaglio dei Carabinieri di Nave e Gardone Valtrompia ogni movimento che Manuela potrebbe aver fatto.
Analizzando il suo conto corrente, non ci sono operazioni particolari in ingresso e uscita, se non un prelievo di 250 euro effettuato il 22 luglio, prima di sparire. Ma è una cifra troppo esigua per pensare ad un prelievo in vista di una fuga volontaria Le forze dell’ordine hanno anche acquisito i tabulati telefonici e le celle per capire da dove siano arrivati i messaggini provenienti dal cellulare aziendale della ragazza. La sensazione, da parte della madre e da chi la conosce, è che non li abbia scritti lei. Non a caso, quando parte un messaggio lunedì 30 luglio alla volta del datore di lavoro della Caf Uil a Brescia per informare di un’assenza, non risponde poi alla richiesta su una pratica che seguiva. Attualmente non c’è traccia del telefono e nemmeno della sua auto. Proseguono anche gli interrogatori tra i parenti, gli amici, l’ex compagno con cui ancora viveva in casa e un uomo che avrebbe stretto una relazione con Manuela. Ma, per ora, dai racconti non sarebbe emerso nulla. Ci sono anche da valutare le immagini delle telecamere di videosorveglianza, a partire dall’appartamento di Nave, dove si nota che sta piangendo mentre scrive dei messaggi. Mentre non ci sarebbero riscontri su suoi passaggi da Brescia verso la Valtrompia e la Franciacorta. Difficile, quindi, anche definire il percorso che potrebbe aver fatto in auto. Nel frattempo i carabinieri hanno ricevuto una segnalazione telefonica da Taranto da parte di chi diceva di aver visto la 35enne, ma si è rivelata una pista infondata.