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camion clandestini

Credono di essere in Francia e si ritrovano a Calvenzano

Sognavano l’approdo in Francia, ma il tir sul quale erano saliti a Ventimiglia, all’insaputa del conducente, non era diretto oltreconfine, bensì a Calvenzano: è finito così, in un’area di sosta sulla provinciale che attraversa Pantigliate, Comune dell’hinterland a sud-est di Milano, uno dei tantissimi viaggi della speranza dei migranti.

Si tratta di un palestinese di 18 anni e tre algerini di rispettivamente 19, 20 e 25 anni, tutti presenti illegalmente sul territorio nazionale e con precedenti penali. Una volta risalito sul mezzo, l’autista è stato allertato da un passante di voci provenienti nel rimorchio del suo autoarticolato, proveniente da Muret, dipartimento dell’Alta Garonna, in Francia, e carico di materiale cosmetico da consegnare a un’azienda con sede a Calvenzano, la Phardis srl. Aquel punto, l’uomo ha aperto il rimorchio e ha scoperto non senza stupore l’inatteso carico. Entrati probabilmente allentando il telone esterno del cassone (il portellone metallico non aveva infatti nessuna effrazione), avevano trovato riparo all’interno con il chiaro intento di varcare la frontiera italo-francese. A trarre in inganno gli stranieri, molto probabilmente, è stata la targa francese del tir. Immediata è partita la chiamata per i carabinieri della compagnia di San Donato Milano. I militari dell’Arma non hanno potuto fare altro che denunciare i viaggiatori clandestini, tutti per altro già sottoposti a decreto di espulsione nei giorni precedenti al blitz dei carabinieri. I quattro sono stati visitati in ospedale per sicurezza, da dove sono stati dimessi in buone condizioni di salute, poi sono stati trasferiti in Questura a Milano per tutti gli accertamenti del caso. Se tutti e quattro sono stati denunciati per immigrazione clandestina, solo due sono stati trattenuti in un centro di identificazione e di detenzione. L’autista, avendo subito denunciato l’accaduto, è stato ritenuto estraneo all’accaduto e, per questo, non gli è stato contestato il reato di favoreggiamento all’immigrazione

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