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Cosa non si può fare in zona gialla

Da lunedì 3 gennaio 2022 la Lombardia è tornata in zona gialla, per il contenimento dell’epidemia. Rispetto allo scorso anno, però, c’è una grossa differenza: i vaccini. Il super green pass, infatti, di fatto azzera le differenze con la zona bianca. Si può continuare a fare di tutto. Le attività commerciali rimangono aperte. Per il declassamento dal bianco al giallo, come stabilito dal decreto del governo, “servono” un’incidenza superiore ai 150 casi di coronavirus per 100mila abitanti e un’occupazione superiore al 10% per le terapie intensive e al 15% per i reparti ordinari In tutti e tre gli indicatori la Lombardia ha sforato i limiti. L’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto era già stato introdotto L’introduzione del super green pass – che si ottiene solo con la vaccinazione o la guarigione dal covid – ha poi fatto sì che le differenze tra bianco e giallo divenissero molto sfumate, quasi nulle.

In giallo, come in bianco, è confermato l’obbligo del green pass  per i mezzi pubblici nelle città e per i mezzi a lunga percorrenza. Resta sempre possibile uscire dal proprio comune e dalla propria regione. Anche in giallo negozi e centri commerciali restano aperti sempre, senza nessun limite d’orario. Per le consumazioni al bancone dei locali serve il super green pass sia in giallo che in bianca, per effetto dell’ultimo decreto. All’aperto al momento non è necessaria la certificazione verde, ma dal 10 gennaio servirà quella rafforzata. Anche in zona gialla per i tavoli al chiuso è necessario il super green pass e cade l’obbligo di far sedere massimo quattro persone al tavolo. Chiuse sia in zona gialla che in zona bianca le discoteche, almeno fino al 31 gennaio.

 

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