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Corso di Agricoltura Rigenerativa con Charles Dowding

Giovani, preparati e animati da una grande passione per la coltivazione. E’ l’identikit dei partecipanti al corso di agricoltura rigenerativa promosso dall’Agriturismo Casa Clelia di Sotto il Monte, una realtà agricola che da sempre guarda con attenzione all’innovazione e alla sostenibilità.

Docente di eccezione il britannico Charles Dowding, tra i principali esponenti dell’agricoltura rigenerativa, noto per la sua filosofia “No Dig” (senza aratura), una metodologia che si basa sull’idea che il suolo non debba essere disturbato dall’aratura e che lasciarlo indisturbato favorisca l’attività biologica naturale. Evitando di rompere gli strati di terra, si preservano i microbi e i funghi benefici, che a loro volta creano un ambiente fertile per le piante.

“Per me e mio marito Alex è importante riuscire a produrre nel modo meno impattante possibile – spiega Eleonora Masseretti, titolare dell’agriturismo casa Clelia di Sotto il monte e presidente di Terranosta Lombardia e Bergamo -. Abbiamo voluto proporre questa iniziativa con Charles Dowding per condividere e promuovere una visione completamente nuova del rapporto tra agricoltura e ambiente. Imparare tecniche come il “No Dig”, il compostaggio e la rotazione delle colture contribuisce a rigenerare il suolo e a creare un futuro più sostenibile per tutti. Già con le nostre coltivazioni nelle torri idroponiche avevamo intrapreso questa strada, questa iniziativa è un ulteriore passo avanti”.

Dowding con una sessione teorica e una sessione pratica ha guidato i partecipanti al corso nella sperimentazione delle tecniche che preservano la salute del suolo e migliorano la biodiversità, restituendo al terreno la sua naturale fertilità.

“E’ importante conoscere e prendere spunto da queste esperienze – sottolinea Carlo Loffreda direttore di Coldiretti Bergamo -. L’agricoltura è un’attività che si può declinare in molteplici modi, ben vengano quindi iniziative volte a far conoscere metodi produttivi alternativi che, integrandosi con l’agricoltura tradizionale, rispondono a una delle sfida cruciale del nostro tempo: produrre cibo con approcci innovativi e rispettosi delle risorse naturali”.

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