Distanze di sicurezza, dispositivi di protezione obbligatori, turni sul lavoro e turni per entrare nei negozi. La “fase 2” dell’emergenza coronavirus – che potrà cominciare dal 4 maggio – porterà dei cambiamenti radicali a partire dalle abitudini quotidiane di ciascun cittadino. L’operazione verrà gestita in due fasi: da settimana prossima riapriranno le prime aziende, mentre dal 4 maggio sarà il turno di cittadini e negozi. Gli scienziati dicono no per la riapertura delle scuole.
Sarà una ripresa lenta e graduale. “La tutela della salute resta al primo posto – ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte – però i motori del Paese non possono restare spenti troppo a lungo“. Nei prossimi giorni è atteso un discorso di Conte ai cittadini, in cui è lecito aspettarsi che verrà annunciato il nuovo decreto con l’ulteriore proroga dei divieti di spostamento. Bisognerà privilegiare lo smart working e l’affluenza negli uffici dovrà rimanere minima.
Al contempo, il Ministro della Salute Roberto Speranza è al lavoro per “rafforzare la rete sanitaria per l’assistenza territoriale ai malati e la cura domiciliare“. Nella “fase 2” bisognerà avere luoghi sicuri dove poter curare i nuovi malati, in modo da poter escludere il rischio di un’altra epidemia.
Francesco Moretti