E’ la Valcamonica ad avere pagato il prezzo più pesante derivato dalle abbondanti piogge scatenate nel corso della notte tra mercoledi e giovedi quando violenti temporali sotto un numero incredibili di fulmini e tuoni si sono scaricati tra folate di vento impetuoso. Nella zone della media valle tra Piancogno, Malegno, Borno e Breno è caduta, per fortuna solo per pochi minuti, una scarica di grandine grossa come uova. I danni sono evidenti. A Borno particolarmente danneggiate auto e impianti fotovoltaici- A Niardo, a distanza di un anno dall’alluvione che ha messo in ginocchio il paese e i cui segni sono ancora evidenti, c’è stata molta apprensione ma tutto è risultato sotto controllo. Particolarmente tesa la situazione a Pisogne dove si è verificato un allagamento della piazza centrale e nel quartiere Puda e particolarmente difficile la situazione nelle numerose frazioni sparse lungo il fronte dalla montagna
Sul lago d’Iseo difficoltà tra Marone e Sale Marasino soprattutto per l presenza di alberi abbattuti che creavano difficoltà alla circolazione. Anche tutta la Franciacorta è stata interessata da eventi particolarmente forti, ma che non hanno pregiudicato il raccolto dell’uva per la vendemmia 2023