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Continua la nostra avventura segnalando i luoghi dl FAI – Giornate di primavera – A Zogno

SUL SAGRATO: CONFRATERNITA, SAGRESTIA, BATTISTERO E CANONICA

Domenica: 09:30 – 13:00 / 14:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)

Note: Gruppi di massimo 20 persone. Ultima visita del mattino alle 12.10

 

Zogno si trova in bassa Valle Brembana, a poco più di 300 metri di quota su un declivio fra il monte Zucco e un’ansa del fiume Brembo. Centro principale della valle, facilmente raggiungibile da Bergamo che dista 16 Km, supera gli 8 mila abitanti fra capoluogo e frazioni. Proprio nel cuore di Zogno dall’ampio sagrato si coglie l’evoluzione urbana del borgo, il legame inscindibile con le montagne e il fiume, la rete di collegamenti che attraverso le frazioni lo collegavano con le valli circostanti e ne hanno determinato la ricchezza e lo sviluppo.

Nel 1436 l’area destinata ad ospitare la chiesa di San Lorenzo era occupata solo dai resti del castello di Zogno, distrutto nel 1420. Degli edifici che coronano il sagrato, la parrocchiale viene edificata a partire dal 1452, e più o meno della stessa epoca è la cappella di San Rocco, oggi battistero. La canonica è di origine cinquecentesca, come l’altro palazzo dei Marconi dei Maffeis a Zogno. La sagrestia venne realizzata nelle forme attuali dopo il 1770 mentre la Chiesa della Confraternita del S.mo Sacramento, inizialmente dedicata alla Beata Vergine Immacolata, venne edificata nel 1882. L’ampia e scenografica scalinata che conduce dalla piazza al fianco destro della parrocchiale è del 1778.

Il complesso di edifici religiosi e di servizio che circonda il sagrato della parrocchiale di San Lorenzo è caratterizzato da una sobria compostezza, per nulla casuale, che armonizza edifici di epoche diverse ed è chiuso a monte da porticato e colonnato che abbelliscono l’ingresso meridionale del cimitero realizzati su progetto dell’architetto Luigi Angelini fra il 1920 e il 1925. Unica nota dissonante l’edificio realizzato negli ’30 del XX secolo nel brolo della canonica. L’edificio più antico è la cappella di San Rocco, trasformata in battistero nel 1958 su progetto dell’arch. Vito Sonzogni: le pareti interne sono totalmente ricoperte da mosaici su cartoni di Claudio Nani mentre la porta d’entrata è di Attilio Nani. La sala centrale della casa parrocchiale, cui si accede tramite un grazioso ponticello, costruito nel 1778 da Flaminio Marconi Maffeis, conserva ancora intatta la decorazione seicentesca: entro cornici di stucco otto ritratti di famiglia e quattro paesaggi. La porta d’accesso alla sagrestia di San Lorenzo è sovrastata dal monumento funebre di Sebastiano Panizzoli, del 1525, mentre all’interno si trovano tele, affreschi strappati, mobili antichi tra i quali un bellissimo armadio con cassettiere del ‘600.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Vale la pena di avvicinare il sagrato della parrocchiale di San Lorenzo salendo i gradini dello scenografico scalone che da piazza Garibaldi conduce al fianco destro della chiesa. L’originale itinerario di visita in quattro tappe, ideato ad hoc per le Giornate FAI di Primavera, abbraccia gli edifici religiosi e la casa parrocchiale che contornano il sagrato, facendone quasi un’acropoli cristiana. Il Battistero, originale riadattamento dell’antica cappella di San Rocco, con i suoi mosaici e la chiesa della Chiesa della Confraternita del S.mo Sacramento sono assai di rado visitabili; ancor meno lo sono gli ambienti privati della casa canonica, con gli stucchi ed i ritratti secenteschi della famiglia Marconi dei Maffeis, di cui era una delle storiche residenze. La sagrestia della parrocchiale, anch’essa non aperta abitualmente alle visite, conserva dipinti, strappi di affresco e arredi preziosi provenienti non solo dalla chiesa rinnovata a fine ‘700, ma anche da altri luoghi di culto zognesi. La chiesa parrocchiale, con il suo notevole Palma il vecchio, sarà visitabile senza accompagnamento, compatibilmente con le funzioni della Domenica delle Palme.

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