Una coppia di coniugi 70enni della Valle Seriana, cercatori di funghi “improvvisati”, hanno raccolto anche un’amanita falloide, fungo potenzialmente mortale e che per il suo elevato polimorfismo può essere confuso con altre specie.
I due anziani coniugi, come avevano fatto moltissime altre volte, anche gli scorsi anni, avevano cotti tutti i funghi raccolti insieme, e li hanno mangiati ma solo dopo 24 ore hanno accusato i sintomi della intossicazione quando ormai la tossina è già in circolo e il fegato ha subito danni, che a volte diventano irreversibili, al punto che in certi casi solo un trapianto può salvare la vita. Per fortuna, la coppia di settantenni bergamaschi non era a un livello di intossicazione irreversibile: i due sono arrivati al pronto soccorso di Alzano Lombardo in condizioni preoccupanti. Da qui è stato avvertito il Centro antiveleni e l’Ispettorato micologico che sono riusciti a risalire alla causa del malore: l’amanita falloide. I due coniugi sono stati sottoposti a lavanda gastrica e a diuresi forzata: i loro organi vitali sono stati quindi salvaguardati in tempo e pare che la funzionalità del fegato non sia stata compromessa. Dopo alcune ore in osservazione clinica, i due settantenni sono tornati a casa.