È Lucio Moioli il nuovo presidente di Confcooperative Bergamo: questa mattina, a Sotto il Monte, l’assemblea provinciale si è riunita per eleggere le cariche sociali e, per acclamazione, ha scelto un cooperatore di lunga esperienza, negli ultimi otto anni segretario provinciale, per guidare i prossimi quattro anni l’associazione delle coop che conta, nella provincia bergamasca 281 aderenti con i loro 132.351 soci, 13.000 occupati per un volume d’affari complessivo di 448 milioni di euro.
“Il mandato 2024-2028 è certamente all’insegna della continuità – afferma Moioli – Non solo perché negli ultimi otto anni sono stato segretario generale di Confcooperative Bergamo, ma anche e soprattutto perché fonderemo il nostro impegno sugli importanti risultati che Giuseppe Guerini ci ha portato a raggiungere lungo la sua presidenza. Non mancano, però, le sfide nuove: rilanciare l’attrattività della cooperazione, spesso penalizzata nella comunicazione e nella percezione diffusa, perseguire una visione ampia dell’economia sociale, dialogando con determinazione con tutti gli attori che la compongono – dalle imprese sociali in forma non cooperativa al mondo dell’associazionismo di terzo settore – essere in prima linea sul fronte dell’innovazione, ma con una prospettiva non riduttiva, appiattita sulla tecnologia: una prospettiva che interroga l’innovazione stessa dal punto di vista del suo impatto sulla società e la giustizia sociale, sulla vita delle persone, sul sistema uomo-ambiente. Per far questo contiamo su una squadra competente e appassionata, con una adeguata componente femminile (42%) e con un tasso di rinnovamento dei consiglieri pari quasi al 50% (16 su 33 sono nuovi ingressi)”.
Giuseppe Guerini, concluso il terzo mandato consecutivo, lascia il vertice dell’associazione dopo dodici anni al servizio delle cooperative bergamasche: “Al nuovo presidente di Confcooperative Bergamo il mio più grande augurio di buon lavoro. Sono certo che saprà portare nuove idee e nuova energia all’associazione, continuando a praticare quel “dialogo sociale allargato” e quella politica delle alleanze aperta verso istituzioni e portatori di interesse del complesso e ricco sistema economico e sociale bergamasco”.
Ha preso forma, quindi, il consiglio, ora composto da Laura Adobati, Annalisa Agape, Cinzia Baronchelli, Raffaella Basezzi, Fabio Benigni, Maurizio Bergamini, Silvana Catania, Emilia Colombo, Fabio Comana, Francesca Facchinetti, Agata Cristina Faccialà, Veronica Faggioli, Daniele Fico, Stefano Ghilardi, Marcella Giazzi, Giovanni Grazioli, Fausto Gritti, Fabio Loda, Mauro Magistrati, Giuseppe Manenti, Valerio Mari, Daniela Meridda, Massimo Monzani, Cristina Offredi, Pedrocchi Stefano, Simone Pezzotta, Angela Piantoni, Omar Piazza, Carla Ravasio, Robert Roncali, Giovanni Tosi, Marco Zanchi e Christian Zanini.
Si aggiungono i consiglieri supplenti: Marco Crimi, Francesco Maroni, Francesca Poliani, Alessandro Santoro, Luca Viganò, Giulia Stucchi, Angela Ghilardi e Franco Mapelli.
Il congresso si è tenuto al Teatro Giovanni XXIII a Sotto il Monte, un luogo scelto anche per marcare, in questo momento storico segnato da sanguinosi conflitti, la vicinanza a una figura emblema di pace e di dialogo.
“Lavoro, Comunità e Futuro” sono le parole chiave dell’evento che ha visto la partecipazione di Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative. La mattinata, dopo i necessari adempimenti relativi all’insediamento dell’assemblea, è entrata nel vivo a partire dalle 9,15 con i saluti istituzionali del sindaco di Sotto il Monte Giovanni XXIII, Denis Chiappa, il vescovo di Bergamo, Francesco Beschi, e il videomessaggio del vicedirettore generale della Fao, Maurizio Martina.
La relazione introduttiva è stata affidata a Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Bergamo, che ha passato la parola a Stefano Tomelleri, docente dell’Università degli Studi di Bergamo e presidente dell’Associazione Italiana di Sociologia, per l’intervento dal titolo: “Sguardo al contesto territoriale. Quale benessere equo e sostenibile per la Provincia di Bergamo?”
A seguire si è tenuto il panel: “Lavoro ed Economia: verso nuove infrastrutture materiali, sociali e istituzionali?” con un confronto tra Carlo Mazzoleni, presidente della Camera di commercio di Bergamo, Claudia Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture e opere pubbliche, Elisabetta Donati, dirigente alle Politiche del Lavoro della Provincia di Bergamo, e Francesco Corna, segretario generale della Cisl di Bergamo.
Marcella Messina, presidente del Collegio dei Sindaci di Bergamo, Juri Imeri, presidente del Consiglio dei Sindaci dell’Asst di Treviglio e Gianbattista Brioschi, presidente del Consiglio dei Sindaci dell’Asst di Bergamo, hanno affrontato il tema: “Comunità: Lo sguardo delle istituzioni locali e il progetto di welfare autenticamente comunitario”.
L’attenzione si è spostata poi su “Futuro: tra innovazione e competitività, quale idea di umanità, economia e società?” con Sergio Cavalieri, rettore dell’Università degli studi di Bergamo, Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Simona Bonaldi, vice presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca, e Fabiola di Loreto, direttrice generale di Confcooperative.
La parte aperta al pubblico è proseguita con l’intervento “Un mandato fondato su un percorso cooperativo” di Lucio Moioli, tenutosi poco prima dell’elezione alla presidenza, e si è conclusa con la relazione di Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative.