I Carabinieri della Stazione di Breno, nella mattinata di mercoledì 27 febbraio hanno arrestato un pregiudicato marocchino 34enne, già noto alle forze di polizia, poichè destinatario di un ordine di cattura, disposto a seguito di sentenza definitiva emessa dalla Suprema Corte di Cassazione, che ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal suo legale.
Il reato contestato è quello di violenza sessuale continuata, per il quale era stato già condannato dalla Corte di Appello a 7 anni e 8 mesi di reclusione. La Corte di Cassazione ha confermato la pena ed è stato disposto l’arresto del cittadino extracomunitario. I Carabinieri lo hanno rintracciato all’interno della sua abitazione di Cividate Camuno. I fatti contestati risalgono al novembre 2014 e al marzo 2016: le indagini erano state condotte dai Carabinieri della Stazione di Breno a seguito delle denunce presentate, rispettivamente, da una connazionale di 30 anni e da una donna del luogo, classe 1983, che avevano riferito di aver subito degli abusi sessuali dal magrebino. Il modus operandi, nei due casi, era stato il medesimo. L’uomo, dopo aver accompagnato le vittime in auto in un posto isolato, le aveva picchiate e minacciate, obbligandole ad avere un rapporto non consenziente. Le due donne avevano avuto la forza di denunciare l’accaduto ai carabinieri di Breno che avevano riscontrato la veridicità di quanto raccontato dalle vittime. Dopo le operazioni di rito l’arrestato è stato portato nel carcere di Brescia. L’Autorità Giudiziaria ha disposto che dopo aver scontato la pena, il magrebino dovrà essere espulso dal territorio dello Stato Italiano.