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Tribunale Bergamo

Condannato l’operaio che abusò sessualmente di un minorenne

Dopo la confessione dello scorso 30 aprile da parte dell’operaio 60enne che ha ammesso di aver abusato sessualmente nel 2009 di un ragazzino di 16 anni, ora è arrivata la condanna.

Violenza sessuale su minore e sei anni di carcere oltre a due di libertà vigilata è la pena afflitta dal tribunale di Bergamo all’uomo finito dietro alle sbarre per aver avuto, nell’estate del 2009, un rapporto sessuale (forzato) con un minorenne. L’operaio, dopo essersi per anni proclamato innocente, ha ammesso la sua colpa, dichiarando però che si è trattato solo di un rapporto orale. La vittima, alla quale è stata riconosciuta una provvisionale di 30mila euro, ha sempre affermato di essere stato costretto ad avere un rapporto completo con l’uomo. I fatti erano accaduti in modo insolito: l’uomo, riconosciuto come seminfermo di mente (dunque imputabile), aveva incastrato la vittima, ai tempi, minorenne (dato che aveva 16 anni), scrivendo il proprio numero di telefono su una porta dei bagni della stazione ferroviaria di Bergamo. Il minorenne dopo aver trovato il contatto, aveva chiamato il numero e l’uomo si era finto donna ed era riuscito inoltre a farsi inviare delle foto “hot” dal ragazzino. Una volta rivelata la sua vera identità, aveva iniziato a minacciarlo: se non si fossero incontrati, lui avrebbe reso pubbliche le sue fotografie. Il ragazzino, non vedendo via d’uscita accettò la richiesta dell’uomo. I due si incontrarono in auto, in una stradina isolata nelle vicinanze della rotonda delle Valli a Bergamo, nel cuore della notte. Fortunatamente il giovane, dopo i fatti subiti aveva trovato la forza ed il coraggio di denunciare la vicenda, iniziata come un incubo, ma che ora è terminata con la giustizia.

(Immagine di repertorio)

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