È stato condannato questo lunedì 14 gennaio in primo grado a un anno e sei mesi dal Tribunale di Bergamo, che ha riconosciuto l’aggravante razziale, il senatore della Lega Roberto Calderoli, a processo per aver dato dell’orango all’ex ministro Cécile Kyenge, nel luglio 2013 alla festa della Lega Nord di Treviglio.
L’ex ministro non si è costituita parte civile e non sono previsti risarcimenti di natura economica. “Abbiamo vinto un’altra volta – ha commentato Kyenge dal suo profilo Facebook -. Il razzismo la paga cara. Anche se si tratta del primo grado di giudizio, e anche se la pena è sospesa, è una sentenza incoraggiante per tutti quelli che si battono contro il razzismo. Perciò esprimo la mia soddisfazione per questa vicenda: non solo per questioni personali, ma anche perché la decisione del Tribunale di Bergamo conferma che il razzismo si può e si deve combattere per vie legali, oltre che civili, civiche e politiche”.In quegli stessi giorni Calderoli era stato imitato da un altro esponente leghista, l’ormai ex assessore di Coccaglio, Agostino Pedrali, che aveva pubblicato su Facebook un post contro Kyenge, accostando la sua foto a quella di una scimmia. Le polemiche che ne erano seguite avevano portato Pedrali alle dimissioni, con una successiva condanna a due mesi di reclusione con pena sospesa.