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“I 227 Comuni selezionati Bandiera arancione dal Touring Club Italiano, che oggi abbiamo incontrato a Genova, rappresentano un’idea precisa di Italia, fatta di coesione sociale, territoriale e istituzionale. Essi dimostrano che l’Italia, nella sua identità e nella sua economia, è un mosaico ricco e articolato, dove l’assenza anche solo di un tassello fa diminuire la bellezza e il valore aggiunto collettivo”.  Lo afferma l’on. Enrico Borghi, Consigliere del Governo per l’attuazione della Strategia nazionale Aree interne e Presidente Uncem.

“L’esperienza delle Bandiere Arancioni – prosegue Borghi – premia una idea di qualità, di innovazione e di lavoro in rete che sta alla base di due importanti provvedimenti finalizzati in questa legislatura: la legge sui Piccoli Comuni e la Strategia nazionale Aree Interne. Grazie a tali strumenti, i Comuni diventano soggetti attivi dello sviluppo locale, e lo Stato si fa garante del sostegno e dell’erogazione di servizi fondamentali di cittadinanza quali scuole, trasporti, sanità, banda ultralarga, logistica. Già l’Anno dei borghi appena concluso ci dice che le prospettive del turismo nelle aree interne e rurali è positivo, se si lavora in squadra e si raccordano grandi attrattori turistici con la rete diffusa dei borghi e delle località montane.

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La Strategia nazionale Aree Interne, con i suoi 9 accordi di programma quadro già firmati e le 25 strategie già approvate, nonchè con gli ulteriori 91,5 milioni messi a disposizione dalla legge di bilancio 2018 per tutte le aree sperimentali, va in questa direzione. Il Paese ha finalmente capito che l’Italia è un Paese di unità plurale, costruita attraverso le peculiarità dei territori, e che servono più progetti di comunità per costruire un progetto di turismo nazionale perché oggi il turista chiede un’offerta plurale. Lavoriamo quindi in questa direzione, lasciando definitivamente alle spalle la stagione delle chiacchiere sulla chiusura centralista e miope dei Comuni”.