Un intervento in apparenza di routine – la sospetta frattura di una caviglia – può in realtà essere molto complicato: allertamento oggi pomeriggio, mercoledì 10 gennaio 2024, per la Stazione di Schilpario della VI Delegazione Orobica. Un escursionista di 37 anni era con alcuni amici lungo il sentiero ghiacciato e innevato che porta alla diga del Gleno, da Nona. Non era in grado di proseguire per una sospetta frattura a una caviglia. Dopo la richiesta di aiuto sono partite subito le squadre; pronti a supporto anche i tecnici delle Stazioni di Clusone (VI Orobica) e Media Valle Camonica (V Bresciana) del Cnsas – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico. I soccorritori hanno portato l’attrezzatura necessaria per gli interventi invernali e poi hanno messo in pratica le procedure che prevedono, oltre all’utilizzo della barella portantina, anche l’impiego di corde, soste, rinvii, ramponi. In zona c’era nebbia, la visibilità non consentiva l’avvicinamento con l’elicottero; in questi casi, le squadre territoriali del Cnsas, come accade anche in altri interventi, possono comunque risolvere la situazione. Un’operazione tecnica e impegnativa, terminata quando era già buio. I soccorritori, sei in totale, hanno portato l’infortunato a valle; alcuni di loro sono poi tornati indietro per recuperare l’attrezzatura.
Gravedona: presentazione dell’offerta oncologica e radioterapica
Palazzo Gallio, a Gravedona, ha ospitato ieri pomeriggio l’incontro pubblico organizzato dall’Asst Valtellina e Alto Lario, in collaborazione con la Comunità Montana Valli del Lario