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Classifica sulla qualità della vita 2020: 1° Pordenone. Brescia e Bergamo…

Anche quest’anno è stata pubblicata l’annuale classifica sulla qualità della vita di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni. Il Covid penalizza il Nord Italia anche nella qualità della vita, in alcune città più che in altre.

Il cambio al vertice della classifica c’è stato, rispetto allo scorso anno, ma è stata una sorta di staffetta tra prima e seconda: quest’anno è Pordenone la regina, seguita da Trento. Nella scorsa edizione fu il contrario. In coda c’è Foggia, alla posizione n. 105. Il balzo più clamoroso lo compie Ascoli Piceno, che passa dalla 37° posizione alla 5°, sulla scia dei piazzamenti conseguiti nella dimensione della sicurezza sociale (3°) e reati e sicurezza (1°).  Sono infatti anche questi i parametri importanti attraverso i quali è possibile stilare la classifica. Nelle prime posizioni anche due nuovi ingressi. Dietro Pordenone e Trento ecco Vicenza (14° nel 2019) e Padova (11° nel 2019). A completare la Top10 ci sono Verona, Treviso, Bolzano, Udine e Siena.

Parametri

Il primo posto di Pordenone è frutto del suo collocamento nel gruppo 1, ovvero quello dove la qualità della vita è buona, in 5 dimensioni su 9: affari e lavoro, ambiente, sicurezza sociale, istruzione formazione capitale umano, reati e sicurezza). Abbiamo parlato di Foggia, ma quali altre città occupano il fondo di questa classifica? Seguono Crotone e Agrigento, che sale alla terzultima posizione (ultima nel 2019): tutte insufficienti in 7 dimensioni su 9: affari e lavoro, ambiente, sicurezza sociale, istruzione formazione capitale umano, reddito e ricchezza, reati e sicurezza, tempo libero.

Grandi aree urbane

Delusione per le grandi aree urbane d’Italia: Milano si trova alla 45° piazza (29° nel 2019), Roma si ferma al 50° posto (in risalita, 76° nel 2019), Torino al 64° (dal 49°). Napoli in coda: 103° posto.

Brescia e Bergamo

Nonostante un 2020 sciagurato, Brescia fa un piccolo passo avanti piazzandosi al 21° posto e guadagnando una posizione rispetto all’anno scorso. Nei parametri considerati, eccelle in quello dell’ambiente, dove Brescia vanta addirittura un settimo posto a livello nazionale. A penalizzarla è invece la “sicurezza sociale”, dove è precipitata al 72° posto a causa dei nuovi indicatori legati alla mortalità e all’incidenza del Covid-19. Le province più colpite dalla prima ondata della pandemia sono quelle che perdono più posizioni in classifica generale e così Bergamo scende dal 26° posto dell’anno scorso al 40° di quest’anno.

 

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