A Ghedi, in una palazzina al numero civico 2 di via Nazario Sauro, non distante dalla caserma dei carabinieri, erano ospitati una ventina di richiedenti asilo all’insaputa del proprietario che aveva affittato tre appartamenti, sui 12 della palazzina, alla cooperativa sociale Emergency Transport Pobic di Bozzolo, nel Mantovano.
Stando a quanto riferito dal proprietario, gli appartamenti avrebbero dovuto ospitare un dirigente della cooperativa, alcuni dipendenti o volontari e alcuni ospiti. Il proprietario di casa pensava che questi ultimi fossero persone malate, nello specifico dializzati, visto che la cooperativa si occupa del loro trasporto quotidiano in ospedale, ma la realtà era diversa. Nei giorni scorsi infatti l’affittuario ha trovato in due dei tre appartamenti una ventina di richiedenti asilo, ed ha per giunta scoperto che nei locali sono stati eseguiti dei lavori senza chiedere la sua autorizzazione. Per questi motivi ha cambiato la serratura del terzo appartamento, ed ha informato la cooperativa della sua intenzione di stracciare il contratto. Nella mattinata di sabato 29 aprile l’avvocato della cooperativa ha chiesto l’intervento dei Vigili del fuoco per forzare la serratura, ma il sindaco di Ghedi, Lorenzo Borzi, e gli agenti della Polizia locale, hanno impedito l’operazione, sostenendo l’azione del proprietario e denunciando quello che ritiene un raggiro ai danni del suo concittadino. Una volta scoperto il tutto, l’affittuario ha chiesto la rescissione del contratto.