Una vita di corsa, la voglia di fare fatica, l’entusiasmo che non appassisce ma al contrario, matura anno dopo anno alimentato da una smisurata passione per la vita. Beppe Rota, il Collezionista di Ricordi, ancor prima di maglie, tazzine, foto con i vip e chi più ne ha più ne metta, compie cinquant’anni. Nato con le scarpette da ginnastica indosso, fin da ragazzino Beppe macina chilometri su chilometri ottenendo risultati importanti nell’atletica leggera. Ma più dei trofei, delle coppe e delle targhette, a ripagare gli sforzi è la reazione delle persone a lui care nel vederlo felice: il traguardo non è una linea a scacchi, ma lo sguardo dei nonni, Giovanni e Nina, dei genitori, Enzo e Francesca, e di tutte le persone che gli hanno voluto e continuano a volergli bene.
Un amore, quello per la corsa, cresciuto di pari passo con quello per il calcio che ha sempre praticato. Tifoso atalantino, con la sua collezione di oltre 3000 maglie di calciatori Beppe unisce le tifoserie di tutto il mondo. Chi entra nel suo studio a Sovere si ritrova catapultato in un santuario sportivo: scarpini, casacche, guantoni, cimeli di ogni genere raccolti in quasi trent’anni di caccia. “Devo ringraziare la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto, mio padre che ora mi guarda dall’alto e mia madre, che è la cosa più bella che ho”. Una passione che l’ha portato a stringere amicizie storiche e ad incontrare persino Papa Francesco nel 2017 a Roma. “Scusi, sua Santità, mi firmerebbe la maglia del Papu?”. Inutile dirlo: il Papa ha firmato.
E quale modo migliore di raccontare le esperienze di una vita se non attraverso le parole di chi ti vuole bene? “Beppe Rota Tra le Maglie della Vita”, sarà questo il titolo del libro in uscita a fine anno in cui novantanove testimonianze di novantanove diversi calciatori andranno a raccontarlo, dal primo incontro al consolidamento di amicizie decennali. Da Altobelli a Caniggia, da Cabrini a Pizzaballa, centinaia di ricordi raccolti e organizzati con il contributo di Giorgio Gianola, calciatore in attività e amico di Beppe. Il tutto arricchito dalla prefazione di Bruno Pizzul. Cinquant’anni di corsa con lo sguardo sempre rivolto al domani. Il prossimo passo? “Realizzare un mio museo in cui esporre tutte le maglie”.
Francesco Moretti