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Chiuso dalla Procura toelettatura per cani a Coccaglio

La Procura della Repubblica di Brescia ha fatto chiudere a Coccaglio un negozio di toelettatura per cani e che si comportava in modo illegale da ogni punto di vista. Tutto è partito da una signora che ha denunciato di aver acquistato un meticcio morto però poco tempo dopo e scoprendo che era malato.

 

Così nei guai è finito il titolare, un 40enne della Valcamonica, che si è scoperto agire tramite internet. In pratica, si faceva dare i cani nonostante questi avessero poche settimane di vita, il cui trasporto è vietato dalla legge. E per questo motivo, mercoledì 6 novembre l’attività è stata sequestrata. Pare che il titolare vendesse “in n ero” i cani a chi li chiedeva, facendo pensare che fossero esemplari sani. E invece gli stessi ignari acquirenti si trovavano gli animali morti poco dopo. Ma dietro tutto questo non c’è solo la truffa. Il 40enne è infatti accusato anche di maltrattamenti ai danni degli animali che i proprietari gli affidavano per i bagni. L’uomo, infatti, colpiva più volte quelli più agitati e tanto da legarli anche con una catena di ferro. In più, si qualificava anche come veterinario, ma non lo è, facendosi trovare nel negozio diversi medicinali sequestrati. Su questo fronte si intende capire se ci siano stati veterinari o farmacisti che lo hanno aiutato nella sua attività.

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