Per tre giorni la Sala Curò di Piazza Cittadella a Bergamo Alta si trasforma in una Biblioteca Umana dedicata al tema dell’acqua. Una biblioteca particolare, dove è possibile prendere in prestito non libri ma persone con le loro storie. È il nuovo progetto di Public Engagement dell’Università degli studi di Bergamo che ha preso il via oggi e si chiuderà domenica. I ricercatori e le ricercatrici UniBg, insieme agli esperti del Museo Civico di Scienze Naturali e del Museo Archeologico di Bergamo, saranno i “libri umani” a disposizione dei visitatori per raccontare le narrazioni, le politiche e le problematiche che ruotano intorno all’acqua, offrire spiegazioni scientifiche, condividere memorie, competenze e possibili strategie per affrontare le nuove sfide legate alla sua crisi.
In un contesto in cui stiamo infrangendo le soglie ecologiche essenziali per la sopravvivenza del pianeta, il ciclo dell’acqua è al collasso e gli eventi estremi legati a scarsità ed eccesso d’acqua colpiscono sempre più frequentemente anche le società occidentali, “Chiedilo all’acqua”, combinando divulgazione scientifica e dialogo, propone alla cittadinanza una riflessione interdisciplinare sul ruolo cruciale dell’acqua e sul suo futuro.
Promotori i Dipartimenti di Ingegneria e Scienze Applicate, Lingue, Letterature e Culture Straniere e Scienze Aziendali dell’Università degli studi di Bergamo, in partnership con il Museo Civico di Scienze Naturali “Enrico Caffi” e il Museo Archeologico di Bergamo.
L’opening si è tenuto questa mattina, con la presentazione al pubblico del progetto dalla voce delle docenti promotrici provenienti dai tre Dipartimenti coinvolti: Giovanna Barigozzi, Rossana Bonadei e Giovanna Zanotti. «”Chiedilo all’acqua” nasce a valle del Workshop di Ateneo sulla Sostenibilità che si è svolto lo scorso giugno: un incontro interdipartimentale che ha fatto emergere competenze e conoscenze multidisciplinari intorno ai temi dell’acqua – dichiara Giovanna Barigozzi, docente del Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate e Prorettrice con Delega all’innovazione e transizione digitale dei processi e dei servizi di Ateneo –. L’idea è partita come dialogo tra discipline umanistiche e tecniche, allargandosi ai temi dell’economia. L’augurio è che nel 2025 possa estendersi ulteriormente per includere altri Dipartimenti dell’Ateneo». «La memoria dell’acqua ci appartiene, addirittura ci costituisce– afferma Rossana Bonadei, docente del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere –. Far memoria delle narrazioni e degli immaginari che generano nel tempo la nostra percezione dell’acqua ci rende consapevoli di qualcosa di esistenziale e di universale. In un certo senso noi siamo acqua nel corpo e nel pensiero. La civiltà umana è cresciuta con l’acqua, che ci precede. Le installazioni e gli eventi di questa iniziativa danno spazio a dialoghi e discorsi multidisciplinari che sono nelle corde del nostro Ateneo». «Si tratta di un esperimento molto interessante e di una felice collaborazione tra colleghe e colleghi di diverse discipline che anima anche il nostro Dipartimento, qui focalizzato nello specifico sulle risorse economiche e finanziarie che ruotano intorno all’acqua – afferma Giovanna Zanotti, docente del Dipartimento di Scienze Aziendali –. L’acqua nei suoi mille risvolti costituisce un tema davvero capace di unire le più varie competenze e sensibilità».
A fare gli onori di casa i Direttori dei Musei cittadini partner dell’iniziativa. «Sono molto lieto che Università e Musei uniscano gli sforzi per promuovere la conoscenza dei complessi valori che l’acqua impersonifica. Acqua come elemento vitale, come risorsa economica e fonte di energia, acqua come ambiente naturale popolata da una moltitudine di forme di vita di ieri e di oggi – dichiara il Direttore del Museo Civico di Scienze Naturali “Enrico Caffi” Marco Valle – Tutti argomenti stimolanti su cui poter riflettere e parlare con ricercatori che fanno di questo elemento il loro oggetto di studio».
«L’acqua è vita e l’uomo fin dagli albori ha dovuto confrontarsi con un bene e allo stesso tempo con un’insidia, imparando a gestirla e a condividerla – afferma la Direttrice del Museo Archeologico di Bergamo Stefania Casini –. L’acqua, inoltre, per gli archeologi è una risorsa perché, più della terra, conserva e ci offre, dunque, la possibilità di recuperare informazioni importanti per la ricostruzione della vita del lontano passato. Perciò è con grande piacere e interesse che il Museo Archeologico ha aderito alla proposta della Prof.ssa Bonadei di collaborare alla realizzazione di questa iniziativa, che non è solo di grande rilievo scientifico ma, essendo rivolta a un pubblico eterogeneo, ha enorme valenza di educazione e sensibilizzazione».
A portare i Saluti Istituzionali la Prorettrice con Delega alla terza missione e ai rapporti con il territorio Elisabetta Bani: «”La tre giorni” che la nostra Università, in collaborazione con i Musei partner, ha progettato per focalizzare il tema critico e poliedrico dell’acqua ha per me valore di eccellenza, non solo per il messaggio che vuole dare, ma perché riflette un percorso promosso e sostenuto dalla “visione” e dalla passione di tre Direttrici di Dipartimento che negli ultimi mesi del loro mandato hanno saputo costruire una squadra che mette i propri saperi a disposizione di tutti: colleghi, istituzioni, cittadini e – perché no – turisti. Un tema, quello dell’acqua, che apre a prospettive di riflessione che si proietteranno nel 2025 a conferma di un impegno costante e strutturato del nostro Ateneo».
Si sono poi succeduti gli interventi di Daniela Andreini, Direttrice del Dipartimento di Scienze Aziendali, Giuseppe Franchini, Direttore del Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate, e Giovanni Garofalo, Direttore Vicario del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere.
Durante le tre giornate di apertura, ricercatori, ricercatrici ed esperti si alterneranno per rispondere alle domande dei visitatori di ogni età secondo le proprie specifiche competenze. Come in una vera biblioteca sarà possibile scegliere il “libro umano” che più interessa o consultarli tutti, traendo ispirazione anche dai pannelli del percorso espositivo che esplora il ciclo dell’acqua offrendo focus letterari, storici, geografici, economici, tecnologici e naturalistici. Tre le sezioni della Biblioteca Umana di “Chiedilo all’acqua”: “Acqua Sete e Civiltà” affronta il tema della percezione dell’acqua a partire dagli immaginari secolari e multilingue che ne intrecciano la memoria. La natura profondamente sociale del ciclo idrico, determinata da narrazioni storiche resistenti e pervasive, informa anche geopolitiche globali vicine e lontane; “Economie dell’acqua: Circolarità e Sostenibilità” propone un viaggio nella finanziarizzazione dell’acqua e nel ruolo che i mercati finanziari possono avere nel rispondere alla crescente domanda globale di questa risorsa, con un focus sulle sfide contemporanee che si trovano ad affrontare infrastrutture essenziali per la gestione dell’acqua come le dighe; “Ecosistemi dell’acqua: Ambiente, Risorsa, Rischio” affronta la doppia natura dell’acqua e racconta le strategie di gestione integrata che possono promuovere la conservazione delle risorse idriche, la prevenzione dei rischi e l’adattamento ai cambiamenti climatici, puntando su infrastrutture resilienti e soluzioni sostenibili.
Grazie al contributo del Museo di Scienze Naturali sarà poi possibile fare un viaggio indietro nel tempo del territorio bergamasco tra pesci tropicali e Mammut e approfondire la vita degli ambienti d’acqua dolce, importanti scrigni di biodiversità minacciati dalle alterazioni antropiche. Il Museo Archeologico affronta il tema del rapporto fra agli antichi e l’acqua, con un approfondimento sui sistemi di circolazione dell’acqua a Bergamo al tempo dei Romani.
Protagoniste, infine, della mattinata di sabato, dalle 10.00 alle 13.00, saranno le ricerche che coinvolgono l’Università degli studi di Bergamo in un luogo d’acqua per eccellenza, l’Antartide. Archivio vivente di narrazioni sul ciclo idrico e sull’evoluzione climatica globale, punto privilegiato per investigare lo spazio esterno al pianeta, l’Antartide è un luogo unico per la ricerca. Nell’incontro “Voci dall’Antartide” ascolteremo le esperienze dell’Antartide direttamente dai ricercatori UniBg in missione.
Elena Bougleux, docente del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere, ci racconterà in una serie di testimonianze video la sua missione presso la stazione antartica Mario Zucchelli per il progetto Antartic-ome (Human microbiome transmission in the extreme confined built environment of Antarctica). Unico nel suo genere, lo studio finanziato dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) combina microbiologia, genetica, antropologia e bioinformatica per studiare la trasmissione orizzontale del microbioma umano in un contesto estremo e controllato. Luca Ghislotti, dottorando del Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate appena rientrato dalla stazione di McMurdo, ci racconterà la sua esperienza in Antartide per la campagna di lancio del progetto GAPS (General AntiParticle Spectrometer). L’esperimento prevede il lancio in atmosfera di un rivelatore collegato a un pallone stratosferico, con l’obiettivo di identificare tracce di materia oscura attraverso la rivelazione di antinuclei da raggi cosmici. L’elettronica integrata di lettura dei sensori del rivelatore è stata sviluppata dal Laboratorio di Microelettronica UniBg. Il primo volo è previsto entro la fine del 2024. Una collaborazione internazionale che comprende diversi istituti universitari ed enti di ricerca, tra cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Agenzia Spaziale Italiana, la JAXA Agenzia Spaziale Giapponese e la NASA.
Seguirà l’intervento del Prof. Valter Maggi, docente dell’Università di Milano-Bicocca, Direttore dell’EuroCold Lab, Presidente del comitato glaciologico italiano. In dialogo con Stefano Morosini, ricercatore UniBg di storia ambientale, Maggi parlerà del ruolo dell’EuroCold Lab per la conservazione e lo studio dei ghiacci provenienti da tutti i continenti e approfondirà la situazione dei ghiacciai, con particolare riferimento all’Italia.
Tutti gli eventi sono a ingresso libero e gratuito. Il programma completo e gli approfondimenti sul sito di Ateneo.