Non sono ancora state fissate le date per i funerali delle 6 vittime del tragico incidente stradale di sabato notte in bassa Valtellina ma ieri il procuratore capo della Repubblica di Sondrio, Claudio Gittardi, che coordina le indagini ha rilasciato delle dichiarazioni sulla ricostruzione di quanto accaduto anche se in pratica si confermano le supposizioni fatte subito dopo lo spaventoso schianto (Foto: Corriere della Sera – Ed. Milano)
È stato accertato che la conducente della Fiat Panda che aveva imboccato contromano la carreggiata Nord della statale 38, prima del tragico errore e dello schianto con la Fiat 500X, avrebbe compiuto una serie di sorpassi. A confermare quello che è successo domenica sera attorno alle 22.40 nel territorio comunale di Cercino sono alcune testimonianze, ma anche immagini delle telecamere di sorveglianza: ora è possibile ricostruire con ragionevole sicurezza la dinamica dell’incidente costato alla vita a sei persone. Alla guida della Panda c’era Jessica Capelli, 26 anni, madre di una bimba di 4 anni. Accanto a lei il fidanzato Nicholas Forte, 20 anni, che lavorava in una pensione per cani a Villa di Tirano. Con loro gli amici Giada Zerboni, 33 anni, Cristian Margaroli, 36 anni, e Simone Silvagni, 42 anni, di Bologna ma domiciliato anche lui a Tirano. Sull’auto gli inquirenti hanno trovato modiche quantità di hashish addosso ad una delle vittime. Sulla Fiat 500X invece c’era solo Andrea Gilardoni, proprietario di un bar a Argegno (Como), che, dopo aver chiuso il locale in serata, voleva raggiungere la sua famiglia, moglie e due figli di 11 e 14 anni, che si trovavano a Livigno. La Procura di Sondrio, che ha aperto un fascicolo per omicidio stradale colposo, ha disposto l’autopsia sui corpi delle sei vittime; quindi verrà concesso il nulla osta alla sepoltura. L’ANAS, in un comunicato ufficiale, ha dichiarato che nella realizzazione e finitura della statale sono stati rispettati tutti i parametri previsti dalla legge in materia di sicurezza stradale e il tratto dove si è verificato lo schianto è stato esaminato nei dettagli anche di recente, in occasione dell’inaugurazione del nuovo tracciato della statale. Anche subito dopo l’incidente i tecnici ANAS sono stati sul posto per accertarsi dello stato dell’infrastruttura e della relativa segnaletica orizzontale e verticale e nulla è stato compromesso dal momento della realizzazione, quindi non sono caduti cartelli o la segnaletica non ha subìto mutamenti di sorta.