La valle che lavora: venerdì 9 febbraio in CGIL un incontro pubblico

CGIL Bergamo: oltre 1.100 vertenze seguite nel 2024

L’Ufficio Vertenze della CGIL di Bergamo ha gestito 1.131 pratiche nell’ultimo anno, confermando una domanda costante di tutela per i lavoratori al termine del rapporto di lavoro. I dati evidenziano un aumento delle vertenze per mensilità non percepite (55,9% delle pratiche, +5%) e per licenziamenti (16,2%, +7%). In calo, invece, le contestazioni sull’illegittimità dei contratti di lavoro (-3,5%), un effetto del Decreto Lavoro 2023, che ha ridotto le possibilità di contestazione per i lavoratori.

Questi dati confermano l’importanza della battaglia per maggiori tutele sul lavoro, al centro dei referendum promossi dalla CGIL, che si svolgeranno l’8 e il 9 giugno. Il quesito sulla precarietà, che reintroduce l’obbligo per le aziende di giustificare i contratti a termine inferiori a 12 mesi, garantirebbe maggiori tutele ai lavoratori, contrastando il ricorso indiscriminato al lavoro precario. Anche il quesito sui licenziamenti illegittimi, eliminando il tetto massimo al risarcimento nelle piccole imprese, consentirebbe di ottenere indennizzi proporzionati al danno subito, rafforzando le garanzie per chi perde il lavoro senza una giusta causa.

Nel corso del 2024, l’attività dell’Ufficio Vertenze ha permesso di recuperare 5.835.154,20 euro a favore dei lavoratori, un risultato che conferma l’importanza dell’assistenza sindacale nella tutela dei diritti e nel riconoscimento delle spettanze dovute.

“La vertenzialità resta costante, ma registriamo una crescita dei licenziamenti e delle retribuzioni non corrisposte”, spiega Silvia Rivola, responsabile dell’Ufficio Vertenze CGIL Bergamo. “Guardiamo con preoccupazione alla nuova normativa del Collegato Lavoro*, che consente alle aziende di far scattare automaticamente le dimissioni per assenze ingiustificate, senza alcuna contestazione disciplinare preventiva. Questa modifica rischia di penalizzare i lavoratori, privandoli dell’accesso alla NASpI, cioè alla disoccupazione”.

“A preoccupare sono anche gli scenari futuri* – commenta Damiano Bettinaglio, responsabile Ufficio Procedure Concorsuali CGIL Bergamo – Seppur si registri un calo delle procedure concorsuali, restano elementi di incertezza legati al contesto internazionale. I dazi imposti dall’amministrazione Trump potrebbero avere un impatto significativo su alcuni settori industriali più esposti e vulnerabili, con possibili ripercussioni anche sul mercato del lavoro e un conseguente aumento del contenzioso per licenziamenti e mancati pagamenti.

Il settore con il maggior numero di vertenze è il commercio, seguito da metalmeccanico ed edilizia. Stabili, invece, i casi legati a malattie professionali e infortuni sul lavoro.

L’Ufficio Vertenze CGIL di Bergamo continua a offrire assistenza ai lavoratori per il recupero di crediti e differenze salariali, per la verifica della legittimità dei licenziamenti e per tutte le altre tutele legate alla cessazione del rapporto di lavoro.

Immagine di repertorio

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