Le penne nere trentine, camune, bresciane, bergamasche con i rappresentanti di 16 sezioni nazionali e di oltre 200 gruppi alpini, con le istituzioni locali, provinciali, regionali e nazionali, sono salite nella conca dell’Aviolo in alta Val di Strino.
Il Pellegrinaggio è stato dedicato alla memoria del tenente Giacino Paribelli, morto il 25 agosto 1915 sul Monte Albiolo per ferite riportate in combattimento, decorato di una medaglia d’argento al valor militare. I pellegrini hanno raggiunto il luogo indicato dalla Sezione ANA di Trento, organizzatrice dell’evento, partendo da varie direzioni, tra cui anche il Rifugio Garibaldi nella giornata di mercoledì 27 luglio, mentre da giovedì 28 le colonne sono partite dal Bozzi, da Pejo e dal Tonale. Particolarmente intensa la visita alla “città morta” a m.2500 circa, ai piedi del Monte Tonale Orientale, vero accampamento militare austriaco, costruito utilizzando le pietre di cui ancora oggi sono visibili i muri, i terrapieni ed i muretti che segnavano le stradine fra gli edifici. Era una vera cittadina militare costruita negli anni della Grande Guerra, importante Quartier Generale dell’Esercito Imperiale Austro-Ungarico. Il luogo fissato per la celebrazione civile e religiosa è la conca dell’Aviolo a metri 2.450 circa, dove le cinque colonne provenienti dalla Val di Strino, dal Montozzo, dalla Val di Pejo e dal Tonale sono giunte puntuali entro le 10.30. Qui è stato accolto con tutti gli onori il Comandante generale delle Truppe Alpine, Tenente Generale Federico Bonato, che ha partecipato alla cerimonia civile aperta dalla sfilata del Labaro nazionale ANA sul quale sono appuntate 216 medaglie d’oro, scortato dal Presidente Sebastiano Favero e dai Consiglieri nazionali, dal Presidente della Sezione ANA di Trento Maurizio Pinamonti e dal Presidente della Sezione ANA di Vallecamonica Mario Sala. Intensa e toccante l’omelia dell’arcivescovo emerito di Trento Mons. Luigi Bressan che ha ricordato come i generali di 100 anni fa mandarono a morire in alta montagna soldati non preparati, non equipaggiati e non assistiti, con una scelta strategica che si rivelò disastrosa, come accaduto proprio sul fronte del Tonale orientale nell’alta Valle di Strino e nella conca dell’Aviolo. “La giustizia – ha detto il presule – è alla base di ogni processo di pace, oggi come ieri e come in ogni epoca della storia dell’uomo”.