Decine di lettere fissate sulle tombe, con un effetto visivo che a molti ha fatto storcere il naso. Da oltre un mese il piccolo cimitero di Moio de’ Calvi, poco più di 200 abitanti in Alta Valle Brembana, è stato trasformato in un ufficio postale a cielo aperto. Il Comune, retto dal sindaco Alessandro Balestra, rieletto nel 2024, ha avviato nel recente passato le pratiche per il rinnovo dei diversi contratti cimiteriali. Per evitare di dover inviare le missive agli eredi, si è pensato di porre l’avviso di scadenza direttamente su croci e monumenti funebri.
“A molti – segnalano alcuni residenti – è parsa una procedura quantomeno anomala e poco decorosa, poichè in un paese tanto piccolo non è certo difficile conoscere gli eredi dei diversi defunti, ovviamente presenti sui registri degli uffici. Forse sarebbe bastato un avviso in.chiesa oppure un cartello ben in vista all’ingresso”.
Moio del resto, come tanti piccoli centri dell’Alta Valle Brembana, è una “piccola grande famiglia” e lo conferma il fatto che ad essere deputate alle pratiche sono madre e figlia, entrambe impiegate fianco a fianco in Comune.Dallo scorso autunno alla funzionaria Claudia Milesi si è infatti aggiunta la figlia Serena Curti, arrivata con procedura di mobilità dal Comune di Piazzolo, provocando non poche polemiche e interrogazioni in Consiglio Comunale.
A oggi non è dato sapere se l’operazione “cimitero” abbia dato i risultati sperati, oppure se molte richieste di rinnovo siano rimaste… lettera morta.
Ai posteri, più che l’ardua sentenza, non resta che pagare.

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