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CAPOLAVORI IN ERBA, LA MATERNA DI GANDINO STUPISCE E COMMUOVE

CAPOLAVORI IN ERBA, LA MATERNA DI GANDINO STUPISCE E COMMUOVE

Una mostra a dir poco sorprendente, che ha piacevolmente stupito decine di visitatori dando i radiosi colori della vita ad una uggiosa mattinata di fine inverno. Sabato 2 marzo la Scuola Materna di Gandino si è trasformata in una galleria d’arte con l’esposizione di centinaia di opere realizzate dai bambini nell’ambito dell’attività didattica. Non si pensi però ai classici “lavoretti” destinati a gratificare nonni e genitori, ma a vere e proprie opere d’arte che in tanti casi potrebbero stupire nel contesto glamour di grandi esposizioni.
“Negli ultimi mesi – spiegano le insegnanti – abbiamo stimolato i bambini sul tema della bellezza e nel periodo di Carnevale ci siamo dedicati in modo più specifico ai colori. Con i bambini abbiamo ammirato le riproduzioni di grandi opere realizzate da Picasso, Van Gogh, Magritte, Monet, Matisse, Delaunay, Kandinsky, Klee Kusama, Caravaggio, Alberts, Tullet, Mondrian, Pollock. Successivamente i bambini si sono ispirati alle opere ammirate creando a loro volta dei veri e propri capolavori, utilizzando liberamente spazi, colori e accostamenti”.
Per la Scuola Materna è stata una mattinata densa di emozioni, con tanti ex allievi (ora nonni e genitori) arrivati da ogni parte, anche dalla Francia. “Ci hanno fatto visita – confermano la presidente Antonia Bertoni e la coordinatrice Mariaelena Carrara – il sindaco Filippo Servalli e gli amministratori, l’artista Ivano Parolini, i nonni della Casa di Riposo, i ragazzi della Casa dei Sogni, i rappresentanti delle associazioni di volontariato che spesso collaborano con la Scuola e tanti cittadini che hanno davvero apprezzato la spontanea e colorata creatività dei bambini. Per molti l’emozione è diventata commossa ammirazione”.
La mostra potrebbe ora avere un sequel, con l’esposizione delle opere in un antico palazzo oppure in occasione dei prossimi eventi ricreativi a Gandino. Un’idea che non potrà che colorare la prossima primavera.

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