Articolo tratto dal mensile”Montagne & Paesi” di agosto che trovate presso i tradizionali punti distribuzione sparsi in Valle Camonica, lago d’Iseo e Valle Cavallina
In sette anni si è passati da proclami dedicati ad una svolta del turismo del volo ad una forte avversione su tutte le manifestazioni organizzate per il territorio
Ancora l’Aviosuperficie di Costa Volpino al centro di una contesa che mette di fronte, senza risparmiare colpi bassi l’Amministrazione e l’Associazione Iseo Lake Airfield..La vicenda va avanti da oltre sette anni e ha degli aspetti in chiaroscuro. Facciamo un passo indietro per immergerci nella situazione e capirne i riflessi.
Sabato 22 e domenica 23 Luglio 2017 L’Amministrazione, allora guidata da Mauro Bonomelli, organizza sulla pista del Centro Volo Nord la Giornata del Volo. Il Sindaco, nel suo intervento, elogia l’iniziativa di far nascere, nella fascia di territorio dove il fiume Oglio si getta nel lago, una pista dedicata al volo leggero. Durante il suo intervento disse: ”Oggi, ci stiamo togliendo una soddisfazione importante, abbiamo scommesso su questa iniziativa che vuole essere punto d’arrivo e nello stesso tempo punto di partenza di un’azione destinata ad incidere nello sviluppi turistico e nell’economia del Sebino e della Valle Camonica” Dopo di lui intervenne il Presidente della Provincia Rossi che, in perfetta sintonia con il primo cittadino e amico di partito, dedicò alla bontà del progetto parole di ammirazione promettendo la partecipazione anche economica dell’Ente da lui guidato.
Sembrava fatta, ma da allora molte cose sono cambiate fino ai giorni nostri con il Comune che intima di eliminare due tensostrutture e due container ad uso servizi igienici. Ma c’è un passaggio che dimostra la volontà dell’amministrazione di sbarrare la strada all’attività del volo. Recentemente, nel prospetto di revisione del Prg ha declassato l’intera a zona in fascia acustica “Classe !”, la più bassa elevandola, per contro, ad una fascia superiore al di là del fiume dove dovrebbe svilupparsi una zona artigianale.
La domanda che sorge spontanea è semplice e allo stesso tempo curiosa: cosa è cambiato nei rapporti in gioco? Cosa ha fatto variare un progetto definito strategico in un progetto da ostacolare in tutti i modi?
E sì che i protagonisti non sono cambiati. Questa situazione di incertezza certo non favorisce la stesura di progetti e i risvolti economici si fanno sentire. In questi anni, ma soprattutto nell’ultimo, gli arei che sono atterrati sulla pista sono calati vistosamente. Trattandosi di un turismo di livello medio-alto in termini di spesa ci si domanda che incidenza potrà avere sul bilancio dei vari protagonisti coinvolti.
La pista di Costa Volpino è stata definita strategica per i voli provenienti dall’Austria e dalla Germania anche per una sosta prevista per un volo di più lungo termine dove gli aerei potrebbero avere un luogo per una assistenza immediata. Il Centro Volo Nord è giudicato un campo tra i più belli e sicuri della cerchia delle Alpi.
E proprio gli appassionati del volo, che dal 2017 hanno utilizzato la pista per le loro escursioni, che hanno permesso di conoscere il lago e la valle Camonica, hanno preso l’iniziativa di sottoscrivere una petizione che si appella all’amministrazione guidata dal sindaco Federico Baiguini chiedendo di rivedere la sua posizione. Al 310 luglio erano oltre 1600 firme raccolte sulla piattaforma change.org proprio mentre gli uffici comunali intimavano al Centro Volo la rimozione delle strutture create a ridosso della pista, ovvero due tensostrutture e due bagni chimici che da sempre sono a servizio dell’area. A questo punto inevitabile è scattato il ricorso al TAR .
Non si capisce come si sia passati dai grandi proclami dedicati al turismo del volo ad una forte avversione per le attività svolte dall’associazione.