«Un pilastro di un puzzle complicato»: –– così definisce il depuratore di Calvisano nel giorno della sua inaugurazione Tullio Montagnoli – amministratore delegato di A2A Ciclo idrico. L’impianto di via Bordogna occupa 10mila metri quadrati, è costato 6,5 milioni ed è inserito nel piano di 81 milioni destinato al ciclo idrico integrato. Un investimento importante, che rappresenta una fetta importante dei 321 milioni che la multiutility intende mettere a terra nel Bresciano nel prossimo quinquennio. Il completamento dell’opera è previsto per il 2029 una volta completata cioè la posa delle tubature (43,6 milioni per 48,8 km, di cui gran parte già ultimate) nonché la realizzazione dell’acquedotto (21,5 milioni e in funzione entro fine anno).
Alla data di oggi risulta effettuato il 73% dell’intero intervento. Si sta sviluppando un progetto virtuoso, che va a colmare una notevole lacuna. Si sta sviluppando un progetto virtuoso n che va a colmare una notevole lacuna nel quadro di una gestione circolare: l’acqua depurata viene immessa nel vaso Saugo e può essere usata in agricoltura, mentre gli scarti dei fanghi generano energia con il biogas o l’inceneritore.
nella foto il depuratore della Valtrompia