Le vibrazioni causate dal continuo passaggio dei mezzi pesanti lungo l’ex statale 469 Sebina Occidentale, la litoranea bergamasca, sarebbero l’ultima causa della fessurazione della cupola della ottocentesca chiesa di Predore, che sorge a pochi metri dal tracciato stradale.
Architetti e ingegneri stanno completando lo studio per poi predisporre il progetto di rinforzo, che deve avere il parere della Sovrintendenza relativamente agli affreschi della cupola, eseguiti dal pittore Amleto Bocchi da Brescia. Si tratta di un intervento con una spesa superiore ai 50 mila euro. Dedicata a San Giovanni Battista, la chiesa fu edificata tra il 1907 e il 1914 per iniziativa dell’arciprete don Leopoldo Gentili, che nel 1907 indisse un referendum tra i capofamiglia ai quali prospettò due soluzioni per far fronte alle limitate dimensioni della parrocchiale che sorgeva in riva a lago, poi trasformata in centro civico: l’ampliamento, che avrebbe richiesto imponenti lavori di palificazione e abbattimento di vicini fabbricati, oppure la costruzione di una nuova chiesa. Nel 2016, in occasione del centenario, erano stati eseguiti dei lavori di pulizia interna e il restauro dell’intera facciata. Dopo la recente fessurazione, evidenziata dalla caduta di alcuni piccoli frammenti di calcestruzzo che si sono staccati dalla volta, già oggetto di intervento negli anni ’80 per una lunga crepa che era stata sigillata con cemento che ora si è sgretolato, mostrando una fessura di circa 3 cm. che attraversa la volta affrescata. Per questa ragione è stata presa la decisione di transennare l’area sotto il punto da cui si sono staccati i frammenti. Non è stato ritenuto necessario vietare la celebrazione delle funzioni religiose, che si svolgono regolarmente poiché, secondo il parroco don Alessandro Gipponi, la staticità della cupola non è a rischio. Gli ingegneri che hanno effettuato il sopralluogo ritengono tuttavia opportuno rinforzare la parte esterna, con della resina speciale.