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Cadavere nella griglia della centralina a Cividate Camuno

Era uscito di casa a piedi verso le 21.00 di martedì 9 aprile e non ha più fatto rientro: questo mertcoledì 10 al mattino la sorella, non avendolo trovato in casa, ha denunciato il mancato rientro ai Carabinieri di Breno. Nel primo pomeriggio sempre di questo mercoledì, verso le 13.25, è arrivata la segnalazione ai carabinieri di Breno che il corpo di un uomo si trovava, immobile, all’interno di un cassone per il deposito detriti della centralina idroelettrica Regina costruita lungo il fiume Oglio a Cividate Camuno, a ridosso della zona industriale di via dell’Artigianato.

Si tratta di un 55enne di Cividate Camuno, residente nella zona centrale del paese, che vive con la madre, seguito dai servizi della Pia Fondazione di Vallecamonica. Era uscito a piedi, aveva con sé l’inseparabile borsello, con cui usciva a passeggio accompagnato dalla madre, indossava la giacca, come d’abitudine. Una volta scattato l’allarme dopo l’avvistamento del corpo nel cassone, bagnato ma non nell’acqua, sul posto sono arrivati in sequenza i Carabinieri della stazione di Breno, l’ambulanza da terra del 118 di Camunia Soccorso, l’automedica da Esine con il medico a bordo che ha verificato la morte dell’uomo, quindi gli uomini della Polizia dell’unione degli Antichi borghi ed il Sindaco di Cividate Camuno. In un primo momento erano stati allertati anche i Vigili del fuoco di Darfo, ma non è stato necessario il loro intervento per il recupero della salma: recupero che è stato fatto dall’impresa di pompe funebri che ha provveduto anche al trasferimento all’obitorio dell’Ospedale di Esine, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le ipotesi della morte sono diverse: l’uomo potrebbe essere caduto accidentalmente nel fiume più a monte e quindi ripescato dalla griglia del cassone; potrebbe aver avuto un malore e quindi essere finito in acqua, potrebbe essere stato spinto da qualcuno. Pare escludersi l’ipotesi che abbia scavalcato la recinzione per entrare nel cassone della centralina, in quanto molto alta e quasi insuperabile per un uomo dalla robusta corporatura. Infine, non si esclude un gesto volontario. A queste ipotesi dovrebbero dare risposte l’eventuale autopsia e l’indagine condotta dai Carabinieri di Breno.

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