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Nella pineta di Cevo è stata inaugurata, in concomitanza con l’equinozio di primavera, una scultura raffigurante il “BASALISC”, creatura fantastica che si aggirava nei boschi e la cui origine si fa risalire all’antica popolazione celtica che trovò in Valsaviore un luogo ideale dove stabilirsi e vivere una perfetta armonia tra uomo e natura.  La leggenda racconta che durante l’infuriare dei temporali, il Basalisc uscisse dalla sua tana sotterranea e sul dosso dell’Androla, assieme a streghe e stregoni, ballasse sotto le intemperie strane danze infernali.  La scultura è stata commissionata dall’Amministrazione Comunale in ricordo della “TEMPESTA VAIA” che, alla fine di ottobre del 2018, colpì la Valcamonica con forti raffiche di vento che sradicarono ed abbatterono milioni di alberi.  L’opera è stata realizzata da MARCO MARTALAR, scultore ed artista nativo dell’Altopiano di Asiago dove attualmente vive e lavora. Rimasto profondamente colpito da questo tragico evento naturale, Martalar ha iniziato a sperimentare una nuova tecnica artistica per far rinascere quegli alberi abbattuti ed ha ridato nuova vita a tutto quel legname attraverso le sue creazioni.  La scultura che Martalar ha realizzato per Cevo è composta da oltre 2000 pezzi tra scarti e radici divelte raccolte nel territorio della Valsaviore grazie anche alla collaborazione dei bambini delle scuole locali; l’opera, che misura 9 metri di lunghezza e 5 metri di altezza, raffigura un serpente con il volto di gallo.  Di Martalar sono note altre due sculture: “IL DRAGO” e “IL LEONE ALATO” che si trovano in Veneto dove risiede e sono state le prime realizzate con il legname ricuperato dalla tempesta Vaia.  Il noto critico d’arte, Vittorio Sgarbi, ha definito Martalar: “…un artista di lingua e spirito autonomo, che dopo la tempesta Vaia rianima gli alberi abbattutti, rigenerandoli in forme nuove che sono la vita dell’arte…”. Il Basalisc nel tempo è diventato la maschera simbolo del Carnaal de Sef (Carnevale di Cevo) ed è una scultura in ferro battuto forgiata dai ragazzi della Bottega Artigiana di Bienno che viene messa in palio ogni anno per il concorso dei carri carnevaleschi e viene assegnata al carro vincitore.  Era presente all’inaugurazione della scultura nella pineta di Cevo lo stesso autore, Marco Martalar, che ha raccontato brevemente alla numerosa popolazione accorsa come è nata l’idea di questa nuova forma d’arte che sta riscuotendo un certo interesse da parte di un vasto pubblico.

 

RICCARDO  STUCCHI