I danni arrecati dall’emergenza e i problemi legati al post pandemia sono, per chi vive di cultura e intrattenimento, sono particolarmente rilevanti. Spettacoli cancellati e cartelloni (nel migliore dei casi) semplicemente stravolti. Tutti sono alla ricerca della libertà di un tempo e all’appello non manca certo Gioppino, la tradizionale maschera dei bergamaschi da sempre protagonista del teatro dei burattini proposto da Virginio Baccanelli, direttore artistico della rassegna Legno Vivo, giunta quest’anno alla quinta edizione.
Virginio, 54 anni, è originario di Bottanuco e risiede in Val Gandino a Cazzano S.Andrea, con la moglie Monica ed i figli Alberto e Lorenzo, suoi primi (esigenti) spettatori. E’ oggi fra i pochissimi che in Bergamasca realizzano in proprio burattini, scenografie e sceneggiature per divertire bambini “dai 3 ai 103 anni”, come recitano le artigianali locandine con cui annuncia gli spettacoli. Virginio si appassionò alla tradizione bergamasca dei burattini quasi per caso, assistendo a Bergamo Alta, in Piazza Vecchia, ad uno spettacolo di Daniele Cortesi. “Ho avuto la fortuna e l’onore di averlo come maestro- spiega Baccanelli – collaborando per anni al certosino lavoro della sua bottega. E’ un mestiere affascinante, perché unisce alla manualità artigianale necessaria per realizzare i vari personaggi e il teatrino, alla creatività per preparare scenografie e sceneggiature, che hanno ovviamente al centro il mitico Gioppino Zuccalunga. I burattini hanno la capacità di interagire attivamente con gli spettatori di ogni età, troppo spesso abituati a schermi piatti ed avventure in 3D. La socialità più genuina, ma anche i contenuti positivi della lotta fra buoni e cattivi, nascono nel contesto irripetibile di uno spettacolo di piazza, con occhi sgranati davanti alla “baracca” e qualche randellata bonaria, di quelle che Gippino dispensa ai cattivi e che probabilmente avrebbe volentieri riservato anche al tremendo Covid 19”.
In questa estate “sospesa” Virginio Baccanelli propone comunque la quinta edizione della rassegna “Legno Vivo”, da lui ideata nel 2016. “Siamo partiti dalla Val Gandino con alcune rappresentazioni – spiega – ed abbiamo via via coinvolto l’intera Valle Seriana. Allestire un vero e proprio cartellone è stato praticamente impossibile a causa del lockdown, ma possiamo finalmente annunciare che anche l’edizione 2020 è pronta a partire”.
Venerdì 31 luglio alle 21 viene infatti proposto il primo spettacolo a Cazzano S.Andrea, nell’ambito di “Cazzano Street Edition”, organizzato da Comune e Distretto “Le Cinque terre della Val Gandino” per coinvolgere negozi, bar e ristoranti del paese. “Un segnala importante di ripresa – sottolinea Baccanelli – che speriamo (questo sì) abbia un effetto virale. La rassegna Legno Vivo avrà proprio la caratteristica di un calendario in continua evoluzione, con le date delle rappresentazioni che verranno definite in divenire. Gli spettacoli si svolgono all’aperto, consentono il facile distanziamento dei bambini ed offrono loro un momento di svago dedicato di cui c’è davvero bisogno. Abbiamo contatti avanzati con molti Comuni per fissare nuove date e già è definito l’appuntamento di domenica 16 agosto a Clusone, quando ai piedi dell’Orologio Fanzago verrà rappresentato “Gioppino e la strega Maccarona”.
A Cazzano S.Andrea il trigozzuto personaggio orobico proporrà invece “L’oro di Gioppino, ovvero la polenta della libertà”. Del resto, siamo o non siamo nella terra del Mais Spinato? Per informazioni contattare 340.0017108.
LA MAGIA DEL NATALE AVVOLGE LIVIGNO
L’inizio della stagione invernale non parla solo di attività adrenaliniche, ma anche di un momento dell’anno in cui la tradizione si fonde con l’incanto alpino: