Due, forse tre, sarebbero gli autori del gesto insensato e pericoloso che ha fatto partire un incendio indomabile in località Nodà di Campolaro poco dopo le 15.00 di questo mercoledì 4 gennaio.
Il forte vento ha innescato una linea di fuoco che alle 18.00 aveva già raggiunto la lunghezza di 10 chilometri, visibile dalla bassa Valle Camonica e dall’altopiano del Sole, raggiungendo da una parte il sentiero delle mondole e dall’altra la Valle di Stabio. Le fiamme si sono alzate alte oltre 10 metri ed hanno ridotto in cenere in poco tempo una vasta porzione di sottobosco di pascolo intaccando larici, abeti, betulle e faggi per circa 100 ettari di montagna. Sul posto sono arrivate le squadre dell’antincendio boschivo della Comun ità Montana di Vallecamonica coordinate dal responsabile settore foreste e bonifica montana Giambattista Sangalli ed i Vigili del Fuoco di Breno e di Darfo. Con loro anche il sindaco di Bienno Massimo Maugeri e molti proprietari di cascine che costeggiano i prati che salgono da Degna a Crocedomini, preoccupati per la sorte delle loro abitazioni. Il fuoco infatti è avanzato a forte velocità sospinto dal vento, arrivando a lambire la colonia di Cividate a Compolaro ed altre cascine che sono state presidiate dai gruppi antincendio che hanno iniziato a bagnare l’area circostante. I carabinieri di Breno hanno inviato quattro pattuglie a presidiare la strada e nel frattempo è diventata molto pericolosa per caduta massi liberati dal vincolo di piante e arbusti. Il tentativo di far convergere sul posto elicotteri e Canadair è andato a vuoto in quanto scadute le effemeridi utili per consentire il volo. Questa notte la zona abitata di Campolaro e dintorni verrà presidiata da vigili del fuoco e gruppo antincendio boschivo per salvaguardare le abitazioni. Le operazioni di spegnimento riprenderanno alle prime luci dell’alba.