I Carabinieri Forestali delle Stazioni di Gavardo e Brescia hanno portato a termine una specifica attività finalizzata al contrasto del bracconaggio a Carpenedolo dove hanno trovato delle reti collocate su pali, pronte per la cattura.
All’una della notte, dopo un appostamento nelle campagne adiacenti all’abitato di Novagli, i militari hanno sorpreso un bracconiere 50enne che, complice il buio e l’ausilio di un richiamo acustico elettromagnetico, stava per prelevare i volatili impigliati nelle reti. I Carabinieri Forestali hanno quindi perquisito la casa del 50enne, trovandovi altri esemplari vivi di tordo bottaccio freschi di cattura e pronti per essere ceduti a cacciatori per l’utilizzo all’appostamento fisso di caccia. Il cinquantenne non era in possesso di licenza di caccia: pertanto è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per Furto Venatorio. Questa azione si inserisce in una più complessa attività di repressione del fenomeno del bracconaggio e dell’illecito esercizio venatorio dai capanni da caccia, che in questo periodo dell’anno tende ad intensificarsi: infatti, dall’inizio della settimana, i militari comandati dal Ten. Col. Giuseppe Tedeschi, hanno già denunciato per reati venatori 5 persone (3 per utilizzo di richiamo acustico elettromagnetico, 1 per utilizzo al capanno di richiamo vivo con anellino di identificazione contraffatto e 1 per abbattimento di avifauna particolarmente protetta) e sanzionate 4 persone per omesse annotazioni sul tesserino venatorio regionale.