Grande soddisfazione per il cortometraggio “René va alla guerra”, diretto da Luca Ferri, Mariachiara Pernisa e Morgan Menegazzo, che è stato selezionato come candidato ufficiale dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per gli European Film Awards (EFA) 2024. Questo riconoscimento arriva dopo il suo debutto mondiale nella sezione Orizzonti del festival, che celebra opere innovative e autoriali, confermando l’impatto e la qualità artistica del progetto.
Ogni anno, festival di spicco come Cannes, Berlino e Venezia propongono una selezione di opere – un solo cortometraggio ogni festival – che rappresentano le eccellenze cinematografiche a livello europeo. Tra queste, i membri della European Film Academy votano per stabilire i vincitori delle diverse categorie, concludendo il processo durante la cerimonia annuale degli EFA. Proprio come accade nella notte degli Academy Awards. Non a caso, gli EFA sono analogamente definiti gli Oscar Europei. La scelta della Mostra del Cinema di Venezia di nominare “René va alla guerra” è particolarmente significativa, considerando che il cortometraggio concorrerà in un contesto di altissimo livello artistico e culturale.
Andrea Zanoli, produttore del film per Lab 80 film, ha commentato così la nomination: «Questa candidatura agli EFA rappresenta per noi un traguardo straordinario. Il nostro obiettivo era raccontare una storia che, sebbene radicata nell’infanzia, tocca temi universali come la guerra e la perdita dell’innocenza. Essere selezionati da Venezia per partecipare a un contesto così prestigioso come gli European Film Awards dimostra che la nostra visione ha avuto un impatto significativo. È un grande onore rappresentare la Mostra e l’Italia, nonché il documentario sperimentale»
Questa nomination non solo premia il valore artistico del progetto, ma conferma la crescente rilevanza dei cortometraggi documentaristici nel panorama cinematografico europeo.
RENÉ VA ALLA GUERRA
Il film è un documentario, della durata di 18 minuti, che racconta la storia di René, un bambino che gioca alla guerra tra i boschi sloveni, costruendo armi giocattolo e avventurandosi tra i bunker della Seconda Guerra Mondiale. Attraverso una riflessione profonda sull’infanzia e la guerra, il cortometraggio esplora il delicato confine tra gioco e realtà, offrendo una prospettiva inedita e potente sulla violenza e la storia.
