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Bergamo, dieci anni di Istituto iSchool: trovare la forza interiore tra i banchi

In un viaggio tra passato e futuro, 10 ex studenti, come 10 sono gli anni di vita della scuola di via Ghislandi a Bergamo, regalano pillole di confidenza ai ragazzi colpiti dal disagio delle restrizioni e della didattica a distanza. È tra i banchi di scuola – dicono in video – che è possibile imparare a trovare la forza interiore che riesce a dare coraggio ed entusiasmo anche nelle difficoltà. Perché, come dai dati MIUR, 1 ragazzo su 4 abbandona la scuola e con essa abbandona un’idea di futuro.
iSchool, l’istituto che comprende scuola Primaria, Secondaria di Primo Grado e Secondaria di Secondo Grado, festeggia i suoi primi 10 anni di vita con pillole di fiducia: 10 ex alunni, attraverso la loro testimonianza, fanno un bilancio del proprio percorso, tra i corridoi
della scuola, nelle aule interattive e nei laboratori per condividere il proprio successo, nella vita, nel lavoro e nello studio.
Federico, studente dell’anno 0 di iSchool, Riccardo che, dopo gli studi all’indirizzo alberghiero, oggi è sous chef del Bolle Restaurant di Lallio (BG), Ludovico forte e determinato sia in campo in Serie A sia alla facoltà telematica di Sport e Management, ma anche Michelangelo, attore, che nelle aule digitali con spazi flessibili e modulabili di via Ghislandi ha imparato ad abbattere qualsiasi limite nell’espressione di sé attraverso il linguaggio o Francesco, che
nelle ore di dibattito e di laboratorio, ha capito quanto valga riflettere sui propri sogni e lavorare con determinazione per raggiungerli.
Un video racconto di quanto l’apprendimento sia dato dalla scoperta, dal confronto e dallo stimolo degli interessi personali, in un ambiente dove le classi con banchi disposti a cerchio, lavagne grandi e spazi condivisi per lo studio sono, come dice Giorgia “il punto forte di
una scuola che mette al centro lo studente e le sue necessità” e dove il tempo per la pratica, il confronto, la discussione e il pensiero è predominante perché, confida Davide “è proprio
l‘organizzazione del tempo che ha fatto la differenza nel mio percorso universitario”. Una scuola connessa, come la vita, grazie alla tecnologia. Lo spiega bene Leonardo, oggi responsabile IT in un’azienda informatica, ieri studente affascinato dai dispositivi forniti dalla scuola e dai supporti multimediali usati dai suoi insegnanti.
Ma soprattutto, per ognuno dei suoi ragazzi, iSchool è sinonimo di esperienza, non solo di un percorso scolastico innovativo e all’avanguardia, ma di una relazione umana tra alunni e docenti, che trova nel sorriso di Benedetta, giovane studentessa universitaria a Bergamo portatrice di disabilità, il vero regalo per questo decimo compleanno.
Perché la scuola è anche questo: fantasia, determinazione e grandi passioni, ma anche il delicato rapporto con gli insegnanti, con i compagni e con il mondo degli adulti, per imparare a trovare quella forza interiore che, anche nelle difficoltà riesce sempre a vincere la
paura e lasciare spazio al coraggio e all’entusiasmo. Un messaggio di fiducia che iSchool, per il suo decimo compleanno, dedica a tutti gli studenti alle prese con i disagi della pandemia ma più in generale a tutti i ragazzi perché i dati MIUR (2018) ci informano che 1 ragazzo su
4 abbandona la scuola e con essa “abbandona un’idea di futuro”.

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