Per il calendario ieri era il 27 dicembre, ma la temperatura rilevata dal termometro fa quasi pensare di essere in primavera. Alle 10,30 di mattina infatti a Bergamo si sono registrati 13,3 gradi, 8 in più rispetto alla media climatica provinciale del periodo. Alle 12,30 la temperatura è salita addirittura oltre i 17 gradi.
Un’analisi di Coldiretti Bergamo su dati CML evidenzia che il fronte caldo sta interessano gran parte della Regione. Sempre alle 10,30 di ieri mattina si sono registrati 17 gradi a Milano, 16,1 a Varese, 17,2 a Monza, 16,2 a Lecco e a Como, 11,3 a Brescia. Si sono registrate invece temperature inferiori ai 10 gradi a Lodi (9,1 gradi), a Cremona 6,3 e a Pavia 7,3. Le città più fredde sono state Mantova (2,7 gradi) e Sondrio (1,6 gradi).
Coldiretti Bergamo evidenzia come questa “bolla di calore” rischi di essere pericolosa per le piante che “ingannate” dalle temperature miti riprendono la vita vegetativa e si trovano impreparate ad affrontare eventuali gelate e nevicate improvvise. Un pericolo annunciato anche dalle previsioni dell’Arpa Lombardia che indicano in progressiva diminuzione le temperature, sia le minime che le massime, nei prossimi giorni.
“Il 2016 – conclude Coldiretti Bergamo – si classifica come l’anno più caldo di sempre a livello mondiale con la temperatura media registrata nei primi nove mesi sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 0,89 gradi celsius rispetto alla media del ventesimo secolo. A preoccupare è anche il repentino capovolgersi del tempo con i cambiamenti climatici in atto che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi, con pesanti effetti sull’agricoltura che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro”.