Sono partiti in un’ottantina, ma diventeranno piú di 150, nel segno dell’amicizia e della solidarietà. Alle 7 di sabato 28 settembre è partita da Valtesse, alla periferia di Bergamo, la quinta edizione della Bergamo-Rifugio Calvi, la marcia di solidarietà di circa 67 chilometri lanciata da Giorgio Scuri e Carola Berera nel ricordo dell’impresa di Egidio Gherardi, che nel 1978 completó la camminata con le stampelle.
Al simbolico taglio del nastro che ha salutato la partenza c’erano il figlio di Egidio, Giambattista (cui è stato affidato il simbolico pettorale numero 1) e tanti amici fra i quali Oliviero Bosatelli, gandinese recente vincitore del Tor des Geants, l’ironwoman bergamasca Cristina Sonzogni, l’ultramaratoneta Battista Marchesi e l’assessore regionale Lara Magoni.
Egidio Gherardi definito l’alpinista con le stampelle, morto nel 1998 a 64 anni) era originario della Val Brembana. Si era poi trasferito a Gandino nei primi anni ’60. Privo dell’uso di una gamba per una poliomelite aggravata da un grave incidente a scuola, fu particolarmente attivo per rivendicare pari dignità ai portatori d’handicap. Nel 1977 scalò il Monte Kenia, seconda cima in Africa. Una cordata di amici aprì sulla montagna una nuova via, che venne intitolata a lui. Quella in Kenia fu la prima di una serie di imprese che videro Egidio su Monte Bianco, Cima Grande di Lavaredo e in Perù, sul Nevado Huascaran, a oltre 6.000 metri. Il film “Con sincera amicizia” realizzato su di lui da Gianni Scarpellini è stato proiettato in tutto il mondo e ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, così come la biografia “Oltre l’Ostacolo” del 1981. Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini lo nominò Cavaliere Ufficiale al merito della Repubblica.
A riprendere il filo con quell’esperienza è stato dal 2015 Giorgio Scuri, 50 anni di Branzi, che ha deciso di replicare l’impresa. Giorgio, (alpinista e maestro di sci, vincitore anche di una Coppa del Mondo Master e tedoforo olimpico a Pyeongchang 2018) nel 2012 fu colpito da una grave ed improvvisa malattia, la mielite trasversa acuta, rischiando la paralisi permanente.
“Grazie a medici fantastici ed alla ricerca -spiega – ne sono uscito. Dopo la malattia camminare, arrampicare e sciare sono diventate sfide da condividere, nel ricordo di Egidio”.
L’impegno di Scuri e di tutti i partecipanti (c’è anche chi è reduce da tre mesi di cammino lungo la Via Francigena) punta a sensibilizzare alla raccolta fondi per la delegazione orobica di ARMR, la Fondazione Aiuto e Ricerca Malattie Rare (www.armr.it), ma anche per lo specifico progetto #nonsimollauncactus dedicato alla brembana Letizia Milesi, costretta in carrozzina da una malattia e in procinto di sostenere un intervento negli States. Letizia si unirà alla marcia a San Giovanni Bianco.
La Bergamo-Rifugio Calvi – spiega Scuri – non è una gara, non c’è assolutamente nulla in palio. E’ una sfida con se stessi, un’opportunità di dialogo, un grande momento di umana condivisione”. In una parola…solidarietà.
La camminata seguirà in buona parte il tracciato della Pista Ciclopedonale, recentemente implementata e per la quale si è ipotizzata in questi giorni la dedica a Felice Gimondi e ad Egidio Gherardi, l’uno immenso campione dei pedali, l’altro eroico camminatore con le stampelle.