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BE-TECH. Tecnologie e modelli a supporto della trasformazione digitale

BE-TECH. Tecnologie e modelli a supporto della trasformazione digitale

La collaborazione tra l’Azienda Speciale della Camera di commercio Bergamo Sviluppo e l’Università degli
Studi di Bergamo si rafforza di anno in anno, grazie a una serie di iniziative, che negli anni i 2 enti hanno
promosso insieme con l’obiettivo di rafforzare e far crescere il tessuto imprenditoriale locale. La
partnership, ed in particolare le iniziative che vedranno i 2 enti impegnati anche nel 2024, sono stati al
centro della conferenza stampa svolta martedì 9 aprile nella Sala Giunta della Camera di commercio
di Bergamo.
Nell’occasione sono state presentate le novità dei 2 corsi “BE-TECH. Tecnologie e modelli a supporto
della trasformazione digitale: i nuovi paradigmi di Impresa 5.0” e “GO. IN’ 2024 – Scenari
internazionali e opportunità di crescita per le MPMI”, destinati alle imprese locali e realizzati con il
supporto tecnico-scientifico del Centro di Ateneo SdM-Scuola di Alta Formazione dell’Università degli
Studi di Bergamo.
In particolare il percorso executive BE-TECH, che si presenta sempre più strutturato con un’attività
formativa esperienziale, ha l’obiettivo di aiutare le imprese a valutare la possibilità di adottare nuove
tecnologie e modelli di business che possano sia integrarsi con i sistemi esistenti sia aumentarne
la competitività alla luce anche dei nuovi progressi introdotti dall’Intelligenza Artificiale. Una cospicua parte
esperienziale è stata introdotta anche nel programma 2024 del corso di Alta Formazione GO. IN’, che
punta a trasferire alle imprese partecipanti conoscenze e strumenti efficaci per affrontare al meglio le
future decisioni strategiche e organizzative necessarie ad operare in un contesto sempre più dinamico e
internazionalizzato.
“La conferenza stampa – ha dichiarato il Segretario Generale della Camera di commercio di Bergamo
Maria Paola Esposito – ci permette di evidenziare il doppio ruolo che la Camera di commercio svolge in
quanto ente che accompagna le imprese a intraprendere processi sia di innovazione sia di
internazionalizzazione. Si tratta di 2 ambiti che rientrano tra gli obiettivi strategici della mission camerale.
Il supporto all’introduzione di innovazione e alla transizione digitale nelle imprese rappresenta un impegno
che la nostra Camera porta avanti da anni con progetti affidati a Bergamo Sviluppo, come Bergamo
Tecnologica, di cui è parte il percorso executive BE-TECH, e tutte le attività del PID-Punto Impresa Digitale
e del MaTech Point sui nuovi materiali. Non dimentichiamo però che tra i ruoli istituzionali affidati al sistema
camerale c’è anche il sostegno all’internazionalizzazione, sostegno volto in particolare a preparare le
imprese del territorio ad affacciarsi su nuovi mercati, anche internazionali, attraverso attività di
informazione, formazione e supporto organizzativo, tra cui rientrano corsi come il GO. IN’.”
“La 2 iniziative formative presentate sono un esempio della partnership in atto con l’Università – ha
evidenziato il Presidente di Bergamo Sviluppo Giacinto Giambellini – Questa collaborazione permette
all’Azienda Speciale, e quindi alla Camera di commercio, di realizzare iniziative progettuali di valore
destinate alle mpmi bergamasche, che possono così beneficiare, versando solo una quota ridotta di
iscrizione grazie al finanziamento della nostra Camera di commercio, di attività formative non solo attuali,
ma anche strutturate sulle reali necessità di aggiornamento delle imprese. Entrambi i percorsi quest’anno
prevedono l’inserimento di parti laboratoriali esperienziali, di tipo più tecnico per il corso BE-TECH e di
tipo più trasversale e organizzativo per il GO.IN’. L’obiettivo in entrambi i casi è di arricchire il bagaglio
esperienziale di ogni partecipante, che potrà poi veicolare in azienda quanto appreso ai corsi”.
“Il percorso BE-TECH – ha sottolineato il Direttore di Bergamo Sviluppo Cristiano Arrigoni – è una delle
attività previste dal progetto Bergamo Tecnologica, giunto alla decima annualità; nell’ambito del progetto,
in questi anni, le ore di formazione realizzate, tra corsi e seminari, sono state 847, a cui hanno preso parte
245 tra titolari e dipendenti di imprese locali, mentre i check-up tecnologici realizzati sono stati 238, in
altrettante imprese del territorio, che hanno beneficiato di 14.396 ore di consulenza specialistica erogate
successivamente all’effettuazione dei check-up. Il percorso executive “BE-TECH.Tecnologie e modelli a
supporto della trasformazione digitale: i nuovi paradigmi di Impresa 5.0” prevede, per l’edizione 2024, 60
ore di lezione (in presenza o da remoto) con laboratori per sperimentare l’applicazione di diverse
tecnologie come IA, robotica e interazione uomo-macchina.
Per quanto riguarda i corsi GO. IN’, dal 2012 al 2023 sono state realizzate 19 edizioni dei percorsi: vi
hanno partecipato 365 tra imprenditori, manager e dipendenti appartenenti a micro, piccole e medie
imprese locali, usufruendo in totale di 1740 ore di formazione. L’edizione 2024 del corso “GO. IN’ 2024 –
Scenari internazionali e opportunità di crescita per le MPMI”, le cui iscrizioni sono aperte fino alle ore 12
del 19 aprile prossimo, avrà una durata di 120 ore, articolate in moduli tematici e di approfondimento (84
ore parte online e parte in presenza) e laboratori esperienziali (36 ore in presenza). Due percorsi quindi
che rappresentano, per le mpmi del territorio, importanti opportunità per rafforzare la propria capacità
innovativa, sfruttare e gestire il cambiamento, comprendere un contesto sempre più globalizzato per
assumere decisioni strategiche e organizzative efficaci, rafforzando o acquisendo al contempo
competenze tecniche o imprenditoriali/manageriali”.
“Si tratta di iniziative – ha rilevato il Vice Direttore di SdM-Scuola di Alta Formazione dell’Università
degli Studi di Bergamo Paolo Gaiardelli – che incarnano la ferma volontà dell’Università di operare per
e con le aziende e gli enti locali, per favorire una crescita culturale che non sia fine a sé stessa, ma che
possa realmente contribuire al progresso socio-economico e alla crescita sostenibile del territorio.
Esperienze di formazione come i corsi presentati ben evidenziano, infatti, come l’adattamento di contenuti,
metodologie e strumenti formativi innovativi con le esigenze e le preziose esperienze maturate sul campo
dalle aziende e dagli enti locali, possa favorire l’acquisizione delle competenze più adatte ad affrontare le
nuove sfide poste da un contesto competitivo in costante evoluzione”.
“Le nuove tecnologie digitali – ha spiegato il Delegato del Rettore alla ricerca applicata e Responsabile
scientifico del corso BE-TECH. Gianluca D’Urso – giocano un ruolo sempre più importante per le
imprese: è fondamentale quindi governare la trasformazione digitale dei vari processi aziendali per
assicurare sostenibilità e competitività. Il corso “BE-TECH. Tecnologie e modelli a supporto della
trasformazione digitale” intende rispondere ai bisogni della transizione digitale a tutti i livelli della catena
del valore. La proposta formativa di questa edizione offre un numero di tematiche ancora più ampio rispetto
agli scorsi anni. Una parte dei moduli formativi affronterà contenuti trasversali e centrali in tutti i settori
come supply chain, logistica, service e manutenzione, lean 4.0. Una parte del corso sarà invece dedicata
a moduli più specifici come ad esempio: internet of things, additive manufacturing, robotica ed interazione
uomo-macchina, simulazione e virtual commissioning. Quest’anno si è deciso inoltre di dare spazio al
tema dell’Intelligenza Artificiale, un argomento quanto mai attuale, di interesse e dalle potenziali ricadute
in tutti i settori. Come per la scorsa edizione, alcuni moduli avranno una forte connotazione applicativa,
attraverso lezioni svolte presso i laboratori anche dell’Università. La struttura del corso prevede dei moduli
da 4 o 8 ore per ciascun tema. Non vi è dunque la pretesa di affrontare i vari argomenti in modo
estremamente approfondito ed esaustivo, ma di fornire ai partecipanti un’ampia visione d’insieme delle
tecnologie, degli strumenti e dei modelli a supporto della transizione digitale. In questo modo i partecipanti
potranno incrementare la propria conoscenza in diversi ambiti, ricevendo spunti e stimoli da trasferire
all’interno dei propri contesti aziendali.
Internazionalizzazione, innovazione e imprenditorialità sono i tre grandi pilastri che stanno da sempre alla
base del corso di Alta Formazione GO. IN’ – ha dichiarato la Responsabile scientifica del corso per
l’Università degli Studi di Bergamo Mara Brumana. – Più precisamente il corso intende fornire ai
partecipanti strumenti efficaci utili anche per operare a livello internazionale, promuovendo l’innovazione
e rafforzando lo spirito imprenditoriale. Nella progettazione del corso, costante è l’attenzione alle sfide che
contraddistinguono l’operato delle MPMI: l’attrazione di capitale umano di qualità che gioca un ruolo
fondamentale per la crescita e l’innovazione; la promozione di una cultura organizzativa basata sulla
fiducia reciproca e sulla valorizzazione del capitale umano; la crescita tramite aggregazioni tra imprese
per ottimizzare le risorse e favorire la penetrazione sui mercati. Per superare queste sfide è di
fondamentale importanza concentrarsi sulla diffusione di competenze imprenditoriali a tutti i livelli della
gerarchia. Nella proposta formativa dell’edizione 2024 abbiamo quindi dato ulteriore spazio a iniziative
laboratoriali di tipo esperienziale, volte al potenziamento di soft skills come la creatività, la gestione del
cambiamento e la capacità di cogliere opportunità. In aggiunta ai moduli tematici e di approfondimento su
contesto e strategia imprenditoriale, marketing e internazionalizzazione, innovazione e gestione del
cambiamento, sono quindi previsti momenti laboratoriali realizzati nella sede delle imprese partecipanti o
in altri contesti rappresentativi dell’ecosistema imprenditoriale della nostra provincia. Questi alcuni dei temi
che verranno affrontati in modalità laboratoriale: strategie e strumenti per favorire il lavoro di squadra,
ricerca e analisi dei dati per formulare una strategia efficace, imprese familiari e passaggio generazionale,
cultura imprenditoriale, leadership e gestione dei talenti”.

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