“Rispetto ai dati che Ats ci forniva quotidianamente eravamo ottimisti visti i numeri contenuti. Ma con un ritardo di una decina di giorni, anche noi abbiamo subito un’ondata di contagi. Siamo stati bravi ad adoperarci perché la situazione si stabilizzasse, facendo tutto il possibile per assistere i nostri cittadini”. E per tutto il possibile, la sindaca di Artogne, Barbara Bonicelli, intende davvero tutto. “L’organizzazione del volontariato e della nostra commissione socio-assistenziale ha fatto sì che la gente potesse veramente evitare di uscire di casa: abbiamo fornito loro un servizio a 360°”.
Sono stati prestati numerosi servizi e sono state servite a domicilio 170 famiglie sul territorio, frazioni comprese. “Dai medicinali e la misurazione della saturazione alla consegna degli alimenti. In più abbiamo garantito il servizio ai dializzati per andare a Esine e siamo riusciti anche ad andare a recuperare le persone che dovevano essere dimesse dagli ospedali”. Neanche quando il Ministero ha versato dei contributi per l’acquisto degli alimenti di base è stata fatta eccezione. “Anziché far uscire le persone dando loro un buono da spendere – prosegue Barbara – siamo andati come Comune a comprare tutti gli alimenti, li abbiamo suddivisi e distribuiti servendo 109 famiglie che in quel momento necessitavano di un supporto”.
Solidarietà dei cittadini. Il supporto le manifestazioni di solidarietà dei cittadini sono state fondamentali perché quanto raggiunto si potesse realizzare. “Ci sono stati gesti di solidarietà concreta – spiega la sindaca – come la bellissima iniziativa da parte del nostro parroco che ha regalato agli over-70 delle mascherine che in quel momento specifico non si trovavano. La tipografia QCINQUE, invece, ha convertito immediatamente la sua produzione trasformandola in mascherine, mantenendo un occhio di riguardo per Artogne essendo sul territorio: siamo stati i primi a poter fornire come Amministrazione mascherine sul territorio gratuitamente ai cittadini a “tabula rasa”. I ristoranti hanno cucinato per i volontari e le famiglie non abbienti. Più in generale, tanti si sono resi disponibili per aiutare la protezione civile anche con aiuti economici. Il calore dimostrato è stato molto, anche soltanto da chi ha aiutato dando una solidarietà morale”.
Fondi Regione Lombardia. “Artogne da parte di Regione Lombardia ha ricevuto 200mila euro per opere pubbliche – annuncia Barbara – abbiamo deciso di destinarli al rifacimento e messa a norma della mensa delle scuole elementari. Sarà un intervento che verrà appaltato nel prossimo mese di 140mila euro. Gli altri 60mila serviranno per rifare un tratto importante di fognatura sulla frazione di Piazze”. Poi aggiunge: “Con i 221mila euro ricevuti dallo Stato per gli interventi a favore dell’economia del territorio, invece, l’Amministrazione ha deciso di pagare le lampade votive dei tre cimiteri. Ci è sembrato un gesto di vicinanza visto che i cimiteri sono stati chiusi e c’è stato il dramma della perdita dei cari senza poter andare nemmeno a fare cordoglio ai parenti”.
Sagre. “Ne abbiamo tantissime. Quest’anno sarà molto triste perché stanno saltando tutte per due motivi: la difficoltà della gestione di eventi di questo tipo per questioni di sicurezza e per mostrare vicinanza ai ristoranti che sono già stati messi in forte difficoltà dalla crisi. Far loro concorrenza ci sembrerebbe inopportuno”. Rimandato all’anno prossimo anche il posizionamento della statua dedicata a Pantani a 1800 m. “Prevede una grande manifestazione sportiva che comporterà l’arrivo di numerosi sportivi rinomati da tutta Italia ed Europa”.
(Foto Fb)
F. Moretti