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Baghet, gaita, cornamusa e musette: alla Ss.Trinità di Casnigo fra musica e preghiera

Un contesto mozzafiato, per un’elevazione musicale destinata ad unire strumenti a fiato delle più disparate provenienze. E’ in programma domenica 22 settembre alle ore 15 presso il Santuario della Ss.Trinità di Casnigo “Te Lodiamo Trinità” con cornamuse e zampogne della tradizione europea. L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale il Baghèt con il patrocinio di Comune e Distretto “Le Cinque terre della Valgandino”, in collaborazione con la Parrocchia di Casnigo. Ad introdurre il pomeriggio fra musica e preghiera sarà l’arciprete don Massimo Cornelli, seguito dal neo nato gruppo “Tèra de Baghècc” che eseguirà, con l’accompagnamento del Coretto dei Re Magi e, all’organo, del maestro Nicola Ruggeri, l’inno “Te Lodiamo Trinità” che dà il nome all’iniziativa. E’ l’unico brano riconosciuto sia dalla tradizione cattolica che da quella protestante, in occasione della festa della Ss. Trinità. Un ideale dialogo che proseguirà con le esecuzioni successive, a cominciare dal “lament” proposto con la cornamusa scozzese da Guerino Previtali. Un brano espressamente richiesto dalla Regina Elisabetta in occasione della sua sepoltura. A proporre brani medioevali della tradizione mariana eseguiti con baghèt in sol saranno le Cornamuse Orobiche di Castione della Presolana, mentre Alberto Baccanelli, recentemente premiato al concorso nazionale di Ghisalba come “Giovane promessa del territorio” eseguirà la Pastorale di Casnigo, composta dal leffese Giuseppe Pezzoli (1831-1908). Sotto la stupefacente volta affrescata dai Baschenis (che fa meritare al Santuario casnighese l’appellativo di Sistina della Bergamasca, ci sarà spazio anche per la musette francese a 16 e 23 pollici di Gabriele Coltri, Pietro Locatelli e Alessandro Chiesa. Il Coretto dei Magi, accompagnato dai bagheter Alberto Baccanelli e Fabio Ferrari, eseguirà “Regina Maria”, caro alla tradizione locale nella notte dell’Epifania. Francesco De Chiara proporrà due marce processionali con la gaita galiziana, mentre il gruppo “Tanaiàda” con Carlo Musitelli (baghèt e flauto), Vittorio Grisolia (violino) e Andrea Sigismondi (chitarra) proporrà due brani cari alla tradizione campanaria, legati al repertorio di Pietro Ferrari detto Murì di Zogno e alla tradizione leffese. Proporranno anche “Dolce Madonna Bionda”, brano del repertorio di Giacomo Ruggeri “Fagòt”, il casnighese che fu ultimo suonatore di baghèt dell’intero arco alpino. Prima dell’esecuzione conclusiva di Dolce Sentire da parte del gruppo “Tèra de Baghècc” guidato da Monica Bonandrini, è in programma la doppia esecuzione di Valter Biella al baghèt e Giampiero Crotti alla fisarmonica. Un excursus che unirà canti spagnoli e francesi, segnalando le infinite frontiere della musica. Il baghèt, per antonomasia legato alla tradizione natalizia, è uno strumento povero, nato e cresciuto tra i pastori. I suonatori erano per la maggior parte contadini, e si ritrovavano nelle stalle d’inverno. Passata l’Epifania, poco prima del carnevale, lo strumento veniva riposto, per essere ripreso agli inizi dell’inverno successivo, a San Martino. In questi anni il lavoro di ricerca avviato proprio da Biella ha articolato una serie di iniziative, che solo quest’anno hanno visto i suonatori protagonisti in Polonia e portato a Casnigo dalla Spagna il duo aragonese formato da Sergi Llena (suonatore di gaita e polistrumentista) e Jesus Diez (voce). Data la programmazione dell’elevazione musicale è sospesa la visita guidata al Santuario.

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