AUTOMAZIONE ARTIFICIALE VS INTELLIGENZA

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Lei è una giornalista scrittrice, lui un docente universitario. Ad accomunarli l’interesse per l’intelligenza artificiale e l’automazione. Sarà un dialogo a due voci, tra *Silvia Metzeltin e Stefano Isola*, quello che andrà in scena sabato 28 giugno alle 17,30 nella chiesa di San Giorgio in Lemine ad Almenno San Salvatore, e che è inserito tra i 18 appuntamenti della quinta edizione *festival della Val d’Esino “Madre Terra il pianeta verdeazzurro*”, che si tiene in provincia di Lecco, nei Comuni di Esino Lario e Perledo.
Il titolo dell’evento, “*Automazione artificiale vs intelligenza*”, annuncia una conferenza-dialogo su un tema quanto mai di attualità in un tempo in cui l’intelligenza artificiale sta cambiando il mondo e sta accelerando l’automazione. Lo spunto arriva dal libro di *Stefano Isola* dal titolo “*A fin di bene: il nuovo potere della ragione artificiale*”, edito da Asterios nel 2023 e incentrato su quel tipo di gestione delle cose che sta prendendo corpo con la cosiddetta “intelligenza artificiale”. “L’operare ‘a fin di bene’ della *ragione artificiale* implica la progressiva eliminazione del contributo umano dagli accadimenti significativi, insieme alla moltiplicazione di entità evanescenti che ci allevano, in senso zootecnico, e ci tolgono ogni responsabilità – sottolinea l’autore Isola -. Così non solo la *ragione umana diviene obsoleta*, perché inservibile, ma rischia di venire meno anche la possibilità di dar corpo alle nostre aspirazioni per mezzo del potere trasformatore e creativo dell’azione umana”.**Isola vive a Firenze, dov’è nato nel 1959: è professore ordinario di Fisica Matematica all’Università di Camerino ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche su temi di sistemi dinamici, probabilità, epistemologia, storia della scienza e teoria musicale, nonché di alcuni libri e saggi divulgativi di storia e critica sociale.
La conversazione almennese sarà tenuta accesa dall’alpinista, geologa, giornalista e scrittrice *Silvia Metzeltin*, socia della sez. XXX Ottobre e onoraria del CAI, membro del GHM in Francia e dell’OeAK in Austria. Già docente a contratto di Storia della Montagna all’Università dell’Insubria. Ha difeso sul piano internazionale la libertà di accesso alle montagne del mondo e il riconoscimento delle donne nell’alpinismo. Sulle Alpi, ha privilegiato quelle Orientali. Nelle Ande Patagoniche, coniuga esplorazione, ricerca e scalate. Autrice di “Geologia per alpinisti”, “Alpinismo a tempo pieno”, “Polvere nelle scarpe”; con Gino Buscaini, co-autrice di volumi di ascensioni sulle Dolomiti e dei libri sulla Patagonia. “Le applicazioni della IA stanno comportando una forma di potatura bonsai dei nostri cervelli. Con raffinato neuro-marketing, ci presentano qualche meraviglia per pochi, sfruttando la nostra credulità e pigrizia quotidiana. *Riducono autonomia di pensiero e di iniziativa*, per trasformarci in individui succubi, clonati per facilitare imposizioni burocratiche e sorveglianza – sostiene *Silvia Metzeltin *-. Ma i cloni, così come le monoculture, estinguono la Vita. L’evoluzione umana necessita libertà responsabile, cioè la capacità di assumere per scelta la responsabilità personale delle proprie azioni. Qualunque sia un possibile beneficio futuro della IA: per ora, urge consapevolezza di quanto la IA contribuisca in massima parte soprattutto ai drammi umanitari, dalle de-responsabilizzazioni sanitarie a quelle dei massacri bellici cui assistiamo”.
L’incontro si aprirà con le note introduttive alla storia e alla iconografia della Chiesa di San Giorgio e dei suoi recenti restauri a cura di *Anna Dousset*, laureata in Storia dell’arte (collabora attivamente con il Museo Diocesano di Arte sacra di Alzano Lombardo e con la Biblioteca di Almenno San Salvatore) e terminerà con un intervento m usicale conclusivo del chitarrista *Pietro Luigi Capelli, *ha studiato Chitarra con Giorgio Oltremari al Donizetti di Bergamo e si è laureato a Verona col massimo dei voti. Ha svolto intensa attività concertistica e ha ottenuto numerosi premi in concorsi e manifestazioni musicali, oltre ad essere stato direttore dell’Orchestra di chitarre Benvenuto Terzi*.*
Ad unire la terra del Romanico almennese e il festival Val d’Esino c’è *Eugenio Farina,* direttore artistico negli anni scorsi della rassegna «*Tierra! Nuove rotte per un mondo più umano»*, organizzata dal Sistema Bibliotecario di Dalmine e di Ponte San Pietro. “L’evento “bergamasco” inserito nel festival lecchese si svolge nella magnifica chiesa romanica di San Giorgio in Lemine, e ha una struttura molto accattivante e varia con una presentazione storico-artistica – conclude Farina -. Una parte centrale con Silvia Metzeltin che si relaziona con Stefano Isola che si pone l’obiettivo di dare migliori e più nobili strumenti valutativi su quella che oggi viene chiama intelligenza artificiale e una suggestiva conclusione con brani alla chitarra”.
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