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Aumentano anche in bergamasca i casi di morbillo

Nelle ultime settimane, in linea con quanto sta avvenendo a livello nazionale, anche in Lombardia si sta registrando un nuovo aumento del numero di casi di morbillo con l’insorgenza di diversi focolai, in prevalenza nella popolazione giovane/adulta.

Un fenomeno che si verifica con un andamento ciclico: quante più si accumulano persone non vaccinate e non immuni (che non hanno ancora contratto la malattia) tanto più si sviluppano focolai di diffusione. Il fenomeno riguarda soprattutto le fasce che vanno fra i 25 e i 35 anni, ovvero i nati negli anni in cui l’indirizzo alla vaccinazione non era per nulla intenso.

“Appare dunque evidente che l’unica arma efficace – sottolinea l’Assessore al Welfare della regione Lombardia Giulio Gallera – contro la diffusione del morbillo, malattia dagli esiti anche gravi, resta la vaccinazione di tutte le persone suscettibili. L’opera di prevenzione che Regione Lombardia sta mettendo in campo in questi anni prevede la somministrazione gratuita del vaccino anche per gli adulti.

Ma non solo: accanto all’offerta del vaccino al compimento dell’anno di vita e a 5-6 anni, viene colta l’occasione, a ogni accesso ai centri vaccinali, per offrire gratuitamente la vaccinazione contro morbillo-parotite-rosolia a tutti gli utenti “a rischio” o vaccinati parzialmente con una sola dose”.

“La nostra campagna è resa ancora più efficace – prosegue l’Assessore Gallera – dall’indirizzo alla vaccinazione per gli insegnanti, gli operatori sanitari e i soggetti maggiormente esposti al contatto con un numero elevato di persone. L’azione specifica e mirata si avvale altresì dell’opera di informazione e di sensibilizzazione dei medici di medicina generale nei confronti dei loro assistiti”.

La tendenza nazionale è confermata anche a Bergamo, dove, nell’area territoriale di Bergamo Ovest, sono stati registrati 2 casi a fine dicembre 2018 saliti a 23 nel mese di gennaio 2019 con contagi soprattutto tra i giovani adulti, tra i 25 e i 35 anni.

Il direttore generale di Ats Bergamo, Massimo Giupponi coglie l’occasione per ricordare che i centri vaccinali, indicati nella sezione “Vaccinazioni” sul sito www.ats-bg.it, offrono la vaccinazione gratuita anche a tutti gli adulti e spiega “Nella nostra provincia le buone coperture vaccinali dei minori, che si attesta attorno al 93 – 94 % possono garantire una riduzione dei casi nei bambini molto piccoli. E’ però importante che procedano con la vaccinazione gli adolescenti e giovani adulti non vaccinati o vaccinati con una sola dose. Per questo, invito tutti a superare remore e paure infondate, e a rivolgersi al centro più vicino a casa per estirpare ogni dubbio”.

L’ultima importante epidemia che ha dato all’Italia, insieme alla Romania, il primato dei casi di morbillo a livello europeo, si è registrata nel 2017 con 4.991 casi, inclusi 4 decessi, e un’età mediana di 27 anni. Nel 2018 l’epidemia è continuata, seppur con minore intensità, con 2.526 casi e ben 8 decessi e un’età mediana di 25 anni.

Questi sono alcuni dei dati disponibili sul sito Epicentro dell’ISS, che riporta anche in sintesi i dati regionali: in Lombardia nel 2018 i casi sono stati 162, con una incidenza pari a 16,1 casi ogni 100.000 abitanti.

CHE COSA È

Il morbillo è una malattia infettiva molto contagiosa causata da un virus.

COME SI TRASMETTE

Il contagio avviene per via aerea. Il morbillo è molto contagioso e la persona malata può trasmettere il virus da 4 giorni prima fino a 4-5 giorni dopo la comparsa dell’eruzione cutanea (esantema).

COME SI MANIFESTA

Il periodo di incubazione è solitamente di circa 10-12 giorni, ma in alcuni casi può essere più lungo.
La malattia si manifesta con febbre, tosse, rinite (raffreddore) e congiuntivite (occhi arrossati); successivamente dopo pochi giorni compare l’eruzione cutanea sotto forma di macchioline rosse che dal volto si estende al corpo (esantema).

Il morbillo guarisce in pochi giorni ma in alcuni casi può dare delle complicazioni anche gravi: diarrea, otiti (infiammazioni dell’orecchio), polmoniti, encefaliti (infiammazione del sistema nervoso centrale).

La malattia può avere un decorso più grave nei bambini molto piccoli, negli adulti e nelle persone che hanno il sistema immunitario indebolito. In gravidanza può provocare danni al feto.

COME SI PREVIENE

Il morbillo può essere prevenuto esclusivamente con la vaccinazione. Il vaccino, oltre al morbillo, contiene nella stessa fiala anche il vaccino contro la parotite e la rosolia (noto come vaccino MPR). Viene somministrato di routine ai bambini al compimento del 1° anno di vita e ripetuto al 6° anno.
Per una persona non vaccinata che viene a contatto con un caso di morbillo, la vaccinazione è raccomandata perché se effettuata entro le 72 ore dal contatto con il malato in fase contagiosa può evitare lo sviluppo della malattia; se tale periodo è già trascorso la vaccinazione è comunque utile per prevenire rischi di contagio in futuro.

In caso di esposizione a un caso malato in fase contagiosa il vaccino MPR può essere fatto a partire dall’età di 6 mesi.

CHE COSA FARE

In caso di sintomatologia compatibile con il morbillo è importante rivolgersi al proprio medico curante, avvisandolo prima telefonicamente. In caso di accesso al Pronto Soccorso è importante avvisare subito il personale sanitario e fare uso della mascherina per evitare di diffondere l’infezione. Tutti i casi di morbillo devono essere confermati con accertamenti di laboratorio.

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