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Atti persecutori alla compagna: arrestato

Il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Desenzano del Garda ha tratto in arresto un cittadino marocchino di anni 38, residente a Desenzano d/G e regolare sul territorio nazionale, per essersi reso responsabile del reato di atti persecutori, punito e previsto dall’art 612 bis c.p., nei confronti della compagna di anni 35 anch’essa marocchina.

La vicenda ha avuto il suo epilogo alcuni giorni fa quando alle prime ore del mattino la donna si presentava spaventata presso il Commissariato e mostrando delle ferite sul corpo riferiva di essere stata aggredita durante la notte dal proprio compagno dal quale era riuscita a fuggire raggiungendo a piedi questo Ufficio.

La donna veniva trasportata presso il pronto soccorso del locale ospedale ove le venivano riscontrate alcune ferite giudicate guaribili in gg.15.

L’uomo che nel frattempo si era impossessato dell’auto della vittima si era allontanato continuando a minacciare quest’ultima mandandole messaggi dal contenuto offensivo e intimidatorio.

Il predetto veniva intercettato poco dopo da una volante non lontano dall’abitazione luogo dei fatti, che lo bloccava ed accompagnava in Commissariato.

Questo Ufficio nel frattempo accertava una serie di condotte violente e vessatorie avvenute negli ultimi mesi nei confronti della persona offesa da parte dell’uomo che, per motivi di gelosia, la minacciava e molestava causandole un perdurante stato di terrore ed ansia tale da ingenerare un timore per la sua incolumità.

Le indagini permettevano inoltre di appurare che a febbraio del c.a., dopo un litigio per gelosia, l’uomo dopo aver rotto una bottiglia colpiva la vittima alla gamba con un pezzo di vetro cagionandole una lesione che per timore di una ritorsione la stessa non denunciava.

L’uomo veniva tratto in arresto e associato presso la Casa Circondariale “Nevio Fischioni” di Brescia a disposizione dell’A.G. procedente.

Il GIP del Tribunale Ordinario di Brescia nei giorni scorsi ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima.

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