I cambiamenti climatici impongono interventi radicali, perché prevenire è meglio che curare (i danni). E’ stato realizzato nei primi giorni di gennaio a Gandino l’intervento promosso dal consiglio di amministrazione della locale Scuola Materna per la messa in sicurezza dell’area antistante l’istituto, ove erano presenti da decenni alcune piante d’alto fusto, con radici superficiali che ne rendevano incerta la stabilità. “C’era il rischio concreto – sottolinea la presidente Antonia Bertoni – che venissero sradicate in occasione di folate di forte vento, purtroppo sempre più frequenti ed intense. E’ stato chiesto un parere ai Carabinieri Forestali (da qualche mesi insediati nella rinnovata caserma di Gandino ndr) guidati dal maresciallo Luca Galioto, che hanno consigliato di procedere allo sradicamento degli alberi più imponenti”. L’intervento ha riguardato soprattutto gli alberi che insistevano a pochi passi dalla recinzione che corre lungo via Milano, la strada che sale verso la frazione di Barzizza e del Monte Farno. “Abbiamo programmato i lavori in coincidenza con le vacanze scolastiche – aggiunge Bertoni – affidandoli all’impresa specializzata Alberto Colombi di Gandino. In futuro si cercherà di sostituire gli alberi abbattuti con piante e arbusti diversi, che nel tempo non dovrebbero raggiungere dimensioni significative e per questo pericolose per cose e soprattutto persone”.
Gravedona: presentazione dell’offerta oncologica e radioterapica
Palazzo Gallio, a Gravedona, ha ospitato ieri pomeriggio l’incontro pubblico organizzato dall’Asst Valtellina e Alto Lario, in collaborazione con la Comunità Montana Valli del Lario