Ennesimo attacco informatico e ancora una volta ad essere particolarmente colpiti sono Comuni, province, comunità montane, consorzi e agenzie. Decine di enti della pubblica amministrazione, con i portali di servizi, gli archivi e una serie di funzionalità per i dipendenti che da venerdì sono bloccati.
Alla base di tutto c’è il massiccio attacco hacker ai sistemi della società «Westpole s.p.a» che fornisce servizi cloud per la «PAdigitale s.p.a».
Normalmente gli attacchi hacker di queste proporzioni sono rivendicati e hanno una matrice politica oltre che economica. Mentre i tecnici lavorano, e dalle aziende coinvolte viene mantenuto il più stretto riserbo, nessun gruppo organizzato risulta essersi attribuito la paternità dell’intrusione
Impossibile per ora sapere se, come spesso capita in casi come questo, sia stato chiesto all’azienda colpita un riscatto, da pagare in criptovaluta.
Il fenomeno ha prodotto danni anche in Vallecamonica, pochi per fortuna. Dei 40 Comuni che fanno riferimento alla Comunità montana per la gestione dei siti internet e dei servizi digitali, nessuno è cliente di PaDigitale. Solo Pisogne lo era, un tempo, ma è passato ad altra piattaforma. Fa purtroppo eccezione l’Azienda territoriale Servizi alla persona, che gestisce l’ambito sociale per i 40 Municipi. Per l’ente, e i suoi dipendenti, la sorpresa è stata amara, con i gestionali interni, come il Protocollo e il cloud Urbi, bloccati.