La ASST Spedali Civili ha istituito a febbraio 2025 il Centro Unico per la Fibrosi Cistica, una struttura innovativa, multidisciplinare e integrata, capace di garantire continuità assistenziale dalla nascita all’età adulta. Il Centro – diretto dalla Prof.ssa Laura Pini – ha in carico un totale di 208 persone affette da fibrosi cistica: 127 residenti in provincia di Brescia, 72 provenienti da fuori provincia e 9 da fuori regione, a dimostrazione del ruolo di riferimento sovraregionale del Centro. Il 55,3% dei pazienti (115) ha età maggiore o uguale a 15 anni mentre il 44,7% (93) ha una età inferiore. “Il Centro rappresenta l’inizio di un percorso nuovo che nasce da un’esperienza medica e di ricerca di eccellenza di oltre vent’anni. Si tratta di un luogo capace di accogliere, curare e accompagnare per la vita ogni persona con fibrosi cistica. – ha dichiarato il Direttore Generale della ASST Spedali Civili di Brescia, Luigi Cajazzo – L’obiettivo è quello di farlo diventare un punto di riferimento non solo per i pazienti già in carico, ma anche per tutti coloro che oggi sfuggono ancora alla diagnosi precoce. Un hub clinico e umano, dove l’innovazione si coniuga con la relazione”. “La fibrosi cistica è cambiata – ha aggiunto la Prof.ssa Laura Pini, Professore Associato di Malattie dell’Apparato Respiratorio all’Università degli Studi di Brescia e Direttore del Centro – e con essa devono cambiare anche i modelli di cura. Oggi, grazie ai progressi terapeutici, i pazienti vivono molto più a lungo e sviluppano bisogni nuovi, complessi, spesso legati all’età adulta o alla terza età. Non è più sostenibile pensare a un’organizzazione divisa rigidamente per età: serve una visione unica, una presa in carico continua, personalizzata, che metta la persona al centro del percorso”. I risultati dei primi mesi di attività sono stati presentati durante il convegno “Un nuovo inizio” che si è tenuto questa mattina al Centro Paolo VI di Brescia. Il Centro Unico nasce da un’esperienza storica di oltre vent’anni all’interno della Pediatria, dove i bambini con fibrosi cistica venivano curati in stretta collaborazione con i colleghi pneumologi per i pazienti adulti. Il nuovo assetto, pur mantenendo l’alleanza clinica con Pediatria e Pneumologia – fondamentali per i ricoveri – consente una gestione centralizzata e coordinata per tutti i pazienti, indipendentemente dall’età.
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