È stato assolto Dario Colossi, sindaco di Rogno dall’accusa di abuso edilizio.
Martedì 11 ottobre la Corte d’appello di Brescia ha accolto la richiesta del Procuratore generale di scagionare Dario Colosso, Sindaco di Rogno, l’impresa Fasanini di Breno e Cristian Morganti, geologo dell’Aipo (l’Agenzia interregionale per il fiume Po), dall’accusa di abuso edilizio per la quale in primo grado erano stati tutti tre condannati. Il procedimento giudiziario era scaturito dopo le indagini condotte dal Corpo Forestale dello Stato nella primavera del 2011 in seguito a dei lavori svolti dall’Aipo sull’argine sinistro dell’Oglio a Rogno. Secondo l’impianto accusatorio della polizia giudiziaria, i lavori non erano regolari e avevano portato, si leggeva nella sentenza di primo grado, alla realizzazione di «una superficie piana di 1.745 m² circa mediante il riporto di materiale inerte in assenza di permesso di costruire» occupando «arbitrariamente il terreno demaniale», e per aver tagliato alberi su una «superficie complessiva di 12.597 m² in zona sottoposta a vincolo ambientale senza la prescritta autorizzazione». L’altro giorno la Corte bresciana ha ribaltato il primo verdetto accogliendo la tesi del Procuratore generale che, «ha spiegato che quei lavori erano doverosi se non addirittura encomiabili perché puntavano a prevenire il rischio idrogeologico. La rimozione del materiale dal greto del torrente e il taglio delle piante erano quindi necessari «e pienamente autorizzati e regolari.