L’asma bronchiale è una sindrome caratterizzata da un difficoltoso passaggio di aria nelle vie aeree, provocata da uno spasmo della muscolatura intrinseca dei bronchi, associato ad una aumentata produzione di muco e a un edema della mucosa bronchiale. Nel mondo Occidentale, il 10-15% dei bambini ed il 5-10% degli adulti soffre d’asma. Nel 30-50% dei bambini l’asma sintomatica scompare durante l’adolescenza, ma in una certa percentuale può ricomparire nella vita adulta.
I sintomi dell’asma sono generalmente associati a una ostruzione diffusa ma variabile delle vie aeree, che è almeno in parte reversibile spontaneamente o dopo terapia. L’infiammazione provoca un aumento della reattività delle vie aeree a molteplici stimoli aspecifici (aria fredda, sforzo fisico, reflusso gastroesofageo,infezioni respiratorie) In molti soggetti tale infiammazione è provocata da una reazione allergica ad antigeni respiratori (acari della polvere, pollini, muffe).
L’asma bronchiale è comunque una patologia cronica, in fase di riacutizzazione i sintomi sono rappresentati da: tosse secca insistente, dispnea (respiro affannoso), senso di peso sul torace, respiro sibilante. Nei casi più gravi può comparire cianosi, cioè una colorazione bluastra della cute e delle mucose. Spesso l’attacco asmatico si manifesta di notte, ciò è dovuto al fatto che nelle ore notturne si ha un ipertono vagale, cioè una prevalenza di attività del sistema nervoso parasimpatico che facilita l’insorgenza del broncospasmo.
La diagnosi di asma si pone con la spirometria.
Per lo svolgimento della spirometria, il paziente viene fatto sedere in una cabina,grande circa come una cabina telefonica e viene invitato a respirare attraverso un boccaglio monouso con la massima forza e velocità.
La spirometria è l’esame che valuta come funziona il nostro apparato respiratorio: permette di misurare quanta aria contengono i nostri polmoni e come questa aria si muove attraverso i nostri bronchi, cioè di valutare se i nostri bronchi sono aperti o chiusi da malattie ostruttive come l’asma e la BPCO.
Il dato più importante per la diagnosi di asma è il FEV1 o VEMS che indica la quantità di aria che riusciamo a espirare in 1 secondo con uno sforzo massimale: se i bronchi sono chiusi, questo parametro sarà ridotto; nell’asma, a differenza che nella bronchite cronica, questa riduzione, se presente, migliora nettamente dopo inalazione di un broncodilatatore a rapida insorgenza d’azione (test di broncodilatazione).
Ma nel caso dell’asma può succedere che la spirometria, se eseguita in fase di remissione, sia completamente normale per cui può rendersi necessaria l’esecuzione di un test di broncostimolazione con metacolina; si tratta di una sostanza, che se inalata, provoca una crisi asmatica nei soggetti con broncolabilità che indica appunto una condizione predisponente all’asma.
Il soggetto asmatico può fare sport ed esercizio fisico,anzi l’esercizio fisico è consigliato, deve assolutamente evitare il fumo,possibilmente anche quello passivo e per quanto possibile, anche gli inquinanti ambientali.
La terapia medica dell’asma si basa sulla somministrazione per via inalatoria di broncodilatatori associati a cortisonici. Essendo l’asma una patologia cronica, la terapia deve essere continuativa, anche in assenza di riacutizzazioni. L’elevata incidenza e prevalenza di asma e BPCO ha spinto molte case farmaceutiche a produrre broncodilatatori a durata d’azione sempre più prolungata che possono essere somministrati anche una solo volta al giorno e che non vanno usati nelle fasi acute, preferendo in queste fasi broncodilatatori di breve durata e a pronta risposta. Inoltre le case farmaceutiche hanno anche ideato dei devices (apparecchi per l’inalazione) che rendono più facile l’aspirazione del farmaco. Si è passati quindi dai classici aerosol dosati (spray), nei quali è necessario coordinare lo spruzzo con una profonda inspirazione, ai nuovi device,di più facile utilizzo: si è passati quindi ai diskus, ai turbohaler, agli handihaler, agli easyhaler.
Sono poi da tempo in commercio dei farmaci da assumere per via orale, il più usato dei quali è il montelukast, che trova indicazione nelle forme di asma nelle quali non sia sufficiente la terapia con broncodilatatori e cortisonici inalatori, oppure nell’asma da esercizio fisico.
Gravedona: presentazione dell’offerta oncologica e radioterapica
Palazzo Gallio, a Gravedona, ha ospitato ieri pomeriggio l’incontro pubblico organizzato dall’Asst Valtellina e Alto Lario, in collaborazione con la Comunità Montana Valli del Lario