ARTIGIANATO: IL SETTORE RALLENTA, CRESCE IL RICORSO ALLA CASSA INTEGRAZIONE

Nel 2024, il settore artigiano bergamasco ha registrato un incremento significativo del ricorso agli strumenti di integrazione salariale, segnalando un rallentamento dell’attività produttiva. Secondo la rendicontazione del Fondo di Solidarietà Bilaterale Alternativo per l’Artigianato (FSBA), le aziende che hanno richiesto la sospensione dell’attività produttiva sono passate da 850 nel 2023 a 1.286 nel 2024, con un aumento del 51%. I lavoratori coinvolti sono saliti da 4.981 a 8.413, mentre le somme erogate per l’integrazione salariale sono cresciute da 1,75 milioni a 2,62 milioni di euro.

I settori che hanno fatto maggiormente ricorso al fondo sono il legno, la carpenteria navale e l’arredamento, con un incremento del 132% delle integrazioni salariali erogate, seguiti dal tessile-abbigliamento e dal metalmeccanico, che registra un aumento del 32%. Le prime tendenze del 2025 sembrano confermare questa dinamica.

Angelo Chiari, responsabile Artigiani per la segreteria CGIL di Bergamo, commenta: “Sono dati importanti e inattesi che preoccupano. Colpiscono settori tradizionalmente forti del manifatturiero bergamasco, da sempre bacini importanti di occupazione per migliaia di lavoratori. Per questo la CGIL di Bergamo terrà alta l’attenzione nei prossimi mesi.”

FSBA garantisce un’integrazione salariale fino all’80% del salario, con copertura contributiva ai fini pensionistici. A questo si aggiunge il supporto di ELBA, il fondo bilaterale artigiano, che prevede un sostegno economico aggiuntivo per i lavoratori sospesi: 150 euro per almeno 10 giorni di sospensione e 300 euro per l’intero mese a zero ore. In un contesto di rallentamento del settore, è fondamentale assicurare strumenti di tutela adeguati per lavoratrici e lavoratori. CGIL Bergamo è a disposizione per fornire assistenza sulla cassa integrazione e sulle prestazioni di ELBA, garantendo informazioni e supporto a chi ne ha diritto.

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