Un 42enne residente in un paese della Valcavallina è stato arrestato per violenza privata e continuata alla moglie che per anni sarebbe stata ricattata in cambio prestazioni sessuali: l’uomo ora è in carcere con le pesanti accuse di maltrattamenti, violenza sessuale e minacce.
La donna , tre mesi fa, aveva presentato querela alla procura di Bergamo e subito erano iniziate le indagini condotte dal pm Gianluigi Dettori; la GIP Federica Gaudino, nella sua ordinanza di arresto, ha scritto di una vicenda bruttissima, che scade nella perversione, nella depravazione, circostanziata da fatti gravi, resi ancor più odiosi perché l’indagato, risultato positivo al virus Hiv, aveva rapporti con la moglie, che aveva chiesto rapporti protetti. In caso di rifiuto, la donna era minacciata. Una situazione pesante che, per proteggere il figlio minore, era disposta ad accettare: temeva, infatti, che il marito le portasse via il bambino e ai rifiuti erano botte e insulti. Lui si occupava delle spese concedendo alla moglie pochi euro per un gelato o per fare benzina. La donna è dovuta ricorrere anche alle cure di un medico per cercare di uscire da questa situazione. Agli atti dell’inchiesta ci sarebbero anche filmati compromettenti con insulti, minacce, ricatti anche economici pur di piegare la donna alle perversioni del 42enne.